domenica, Maggio 12, 2024
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Nonostante le turbolenze degli ultimi giorni l'amministrazione comunale continua a discutere di casa di riposo,

Per la nuova casa di riposo al Comune servono 11 miliardi

Nonostante le turbolenze degli ultimi giorni l’amministrazione comunale continua a discutere di casa di riposo, presentando questa volta ai capigruppo consiliari e ai dirigenti della Zanetti-Cominelli uno studio di fattibilità inerente ad una nuova struttura pubblica, tenendo ben presente anche la proposta dei privati per una struttura da 18 miliardi e 120 posti.Si è valutato uno studio di fattibilità illustrato dai tecnici incaricati dal Comune che prevede una doppia possibilità. Da un lato si potrebbe intervenire sull’attuale sede della Zanetti-Cominelli dove, per mantenere 73 posti letto e rispettare gli standard regionali anche per i decenni a venire, servirebbero lavori per 8 miliardi. Oppure costruire una struttura interamente nuova al costo di 11 miliardi, per la quale l’area più idonea pare essere la zona S. Pietro.Naturalmente si dovranno ricercare finanziamenti consistenti, attraverso Frisl o contributi statali, per far partire i lavori che potrebbero concludersi in tre o quattro anni. «Abbiamo esposto quanto i tecnici hanno ritenuto fattibile per una casa di riposo pubblica adeguata alla nostra città – spiega l’assessore ai servizi sociali, Erminia Biaggi – le ipotesi sul tappeto sono due, il consiglio della Zanetti dovrà esprimersi e anche la giunta comunale prenderà una decisione al più presto».Secondo Giovanni Saviola, unico capogruppo di opposizione presente all’incontro, l’ipotesi preferibile è quella di una struttura completamente nuova, anche per la conduzione futura della casa di riposo. «Per una serie di motivi intervenire sull’attuale sede di via Garibaldi sarebbe problematico», commenta l’esponente dei Ds. «Ho comunque notato un cambiamento di rotta da parte dell’amministrazione comunale – aggiunge Saviola -. La giunta pare ora disponibile a partecipare alla spesa, anche se non potrà sostenerla interamente. Il clima rispetto al passato è sicuramente diverso, e lo stesso consiglio della Zanetti ha visto tramontare vecchie ipotesi che aveva da subito respinto, come il trasferimento degli anziani fuori dal centro storico».

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