La piscina comunale «Due Pini» di Salò verrà ampliata. Lo annunciano il sindaco Giampiero Cipani e i dirigenti della Società «Canottieri Garda», che gestisce l’impianto dal 1987. «Occorrono sempre più servizi – afferma Mauro Melzani, l’ex presidente, che continua comunque ad avere un ruolo importante all’interno della società -. Non è più sufficiente avere le vasche natatorie. Dobbiamo curare il settore complementare riguardante il «fitness», il divertimento, il benessere. Per questo motivo ci siamo trovati con gli amministratori del municipio. Ebbene, nei prossimi mesi presenteremo un progetto dettagliato. Io credo che entro due anni si possa partire coi lavori di ampliamento. La spesa? Circa 400 mila euro, equivalenti a 775 milioni di vecchie lire. Un importo del tutto indicativo, s’intende».«La Canottieri – sostiene il sindaco Cipani – fa molto di più che curare i settori del nuoto, la vela e il canottaggio. Svolge infatti sul Garda un’opera importante sul piano dell’aggregazione sociale. Noi l’abbiamo assecondata sia nella costruzione del porto (un intervento difficile e complesso, ultimato ottenendo un grande risultato) che del potenziamento della piscina. Dopo gli adeguamenti effettuati negli ultimi anni, continueremo a prestare attenzione a ulteriori miglioramenti. Daremo tutta la nostra disponibilità a realizzare la parte riguardante il fitness. Bisogna sempre volare alto».Un opuscolo, curato da Marino Colato, appena dato alle stampe, illustra le attività organizzate nell’impianto «Due Pini».Il complesso delle piscine è oggi diviso in due parti: da un lato un paio di vasche lunghe 25 metri e una terza più piccola da 15, all’interno della tensostruttura, aperta tutto l’anno (domani, giovedì di Pasqua, ospita ad esempio il Meeting internazionale); dall’altro la piscina scoperta, che lavora ovviamente solo nel periodo estivo.Lunga 50 metri, a otto corsie, la piscina scoperta olimpionica è circondata da un ampio parco di 15mila metri quadrati, dotato di numerose strutture ricreative: calcetto, basket, beach volley, scivoli, toboga, trampolini, una vasca piccola, ecc.La Canottieri Garda promuove corsi di ogni genere: per le mamme in gravidanza, che possono tenersi in forma in attesa del parto; i neonati, a partire dai cinque mesi; i disabili; gli ultra60enni, che intendono praticare l’idroginnastica dolce; per la rieducazione funzionale di chi ha subito incidenti. Eppoi i corsi, divisi per fasce di età: dai 3 ai 6 anni, dai 6 ai 12, per adulti. Molti gli scuolabus della zona che, ogni giorno, portano i bambini.«D’inverno – afferma il direttore Beppe Chiappini – arriviamo a punte di 500 persone, d’estate a 1.500». Davvero un bel numero di frequentatori.«Abbiamo anche tre squadre agonistiche -rammenta Mino Miniati-. Gestirle non è sempre agevole. La nostra punta di diamante è la 17enne Elisa Apostoli, inserita dalla Federazione nel progetto Olimpiadi di Pechino 2008. Molti abbandonano all’età di 18/19 anni, soprattutto per motivi di studio. Dovremo cercare di ridurre questo fenomeno. Siamo invece soddisfatti dell’aumento delle iscrizioni. La realizzazione della passeggiata da parte del Comune, col ponte in legno situato proprio dinanzi alla sede della Canottieri, ci ha reso ancora più visibili. E numerose famiglie entrano nella nostra sede a chiedere informazioni».Da ultimo il discorso relativo agli assistenti bagnanti. Ogni anno viene rilasciato un brevetto riconosciuto dal Ministero degli Interni, da quello dell’Ambiente e dal Dipartimento della Protezione civile, valido in ben 137 paesi del mondo. «I corsi – spiega Riccardo Lancetti, cremonese, consigliere regionale della Federazione – li teniamo in tutta la provincia, di solito in primavera, qualcuno d’inverno. Il prossimo mese concentreremo gli esami a Salò. Contiamo di invitare anche i titolari di campeggi, alberghi, ristoranti, ecc. C’è inoltre l’idea di creare in loco il primo nucleo di Protezione civile».


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