Il consigliere regionale Franco Bonfante ha presentato il 6 aprile una interrogazione alla Giunta del Veneto per chiedere il «trasferimento immediato della gestione dei porti dalla Regione ai Comuni del lago di Garda». Nel documento il consigliere veronese suggerisce alla giunta regionale un percorso rapido per realizzare il trasferimento delle competenze portuali e ripercorre le tappe intraprese dagli otto sindaci della sponda veronese del Garda che negli ultimi due anni hanno più volte sollecitato l’assessore regionale alle politiche della mobilità ed infrastrutture, Renato Chisso, ad avere un incontro sul tema, arrivando anche a sottoscrivere unitariamente una richiesta scritta nel giugno 2005. Bonfante scrive: «il trasferimento di competenze delle zone portuali può avvenire da subito con una semplice deliberazione della Giunta regionale. Infatti va ricordato che l’articolo 6 della legge regionale numero 11 del 13 aprile 2001 prevede l’attribuzione ai Comuni delle funzioni dello sviluppo economico, con l’eccezione di quelle espressamente riservate alla Regione e all’articolo 20 della stessa legge viene stabilito che nell’ambito di sviluppo economico rientra il turismo. Pertanto si ritiene che i porti del lago di Garda, avendo carattere turistico, rientrino a pieno titolo fra le materie già da ora di competenza comunale, poichè non risulta alcuna disposizione espressa che l’abbia riservata alla Regione». Il consigliere d’opposizione regionale poi prosegue con vari riferimenti di legge che confermerebbero la fattibilità del trasferimento e conclude sottolineando: «per quanto concerne gli importi da introitare, come tariffe per posti barca, spese d’istruttoria ed altro, si ritiene equo che le medesime siano lasciate per intero ai Comuni, in considerazione delle ingenti spese di manutenzione, gestione e controllo di cui si faranno carico».Bonfante ha anche inviato per conoscenza copia dell’interrogazione ai sindaci del lago di Garda, che hanno risposto con favore all’iniziativa. Giuseppe Lombardi, sindaco di Malcesine, commenta così: «speriamo di essere in dirittura d’arrivo. Se vogliamo migliorare il servizio, l’unica soluzione è trasferire la gestione ai Comuni». Umberto Chincarini, sindaco di Peschiera, aggiunge: «se anche il centro sinistra, oltre ai sindaci del centro destra del lago, si mobilita, va solo che bene, vuol dire che abbiamo un obiettivo condiviso per un servizio in più a residenti e turisti. Con il trasferimento ai Comuni si rinforza il servizio pubblico: un’alternativa importante ai porti privati. Quello che deve essere riscoperto è il rispetto della legalità, che con il caos che c’è oggi nei porti spesso non è osservato». «È anche pietoso», conclude Chincarini, «lo spettacolo delle barche sequestrate, che stanno tristemente affondando nel canale a Peschiera, dove sono state depositate nell’area statale della Navigarda». Dello stesso avviso il sindaco di Garda, Davide Bendinelli, che spiega: «sono 6-7 anni che ci battiamo per il trasferimento, quindi sosteniamo l’interrogazione, considerato anche che in questi anni non c’è stato un consigliere regionale che l’abbia presentata. Con questo atto speriamo che la Regione accolga la richiesta e trasferisca le competenze e la gestione, per rendere più efficiente il servizio e rispondere meglio alle esigenze del territorio». Chiude il sindaco di Bardolino, Pietro Meschi: «confermo le istanze già espresse, con le quali si chiedeva il controllo di tutte le aree demaniali, inclusi i porti come già accade per boe e litorali. È giusto che i Comuni possano gestire le aree portuali, per regolarizzare una situazione molto problematica e che crea tensione tra i cittadini e che rischia, inoltre, di mettere in crisi il turismo nautico».
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La gestione dei porti
passi subito ai sindaci