venerdì, Dicembre 8, 2023
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Proiezioni e seminarioper la grande fotografia

Anco­ra . E d’al­to liv­el­lo. Dopo un’es­tate di resseg­ne, il Grup­po fotografi­co Lo Scat­to, che si fre­gia del­l’acron­i­mo Bfi (Ben­e­mer­i­to del­la fotografia ital­iana) pro­pone un altro appun­ta­men­to. Domani, infat­ti, com­in­cia con­cor­so inter­nazionale per dia­po­ra­ma, uni­ca tap­pa ital­iana del­la rasseg­na (set­ti­mo cir­cuito) che coin­volge cinque Paesi.Proiezioni dunque, aperte al pub­bli­co, al Pala­con­gres­si dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.30, con un pos­si­bile «tem­po sup­ple­mentare» il giorno suc­ces­si­vo, qualo­ra slit­ta­men­ti di pro­gram­ma avessero las­ci­a­to al mar­gine alcu­ni titoli.Venerdì quin­di, alle 21, l’aper­tu­ra del sem­i­nario, con altre pre­sen­tazioni di opere; i lavori pros­eguiran­no anche saba­to, per con­clud­er­si domeni­ca, con le pre­mi­azioni del con­cor­so nazionale e inter­nazionale e un pranzo.Sotto la lente, con autori ed esper­ti prove­nen­ti dal­l’I­talia e dal­l’es­tero, una delle «nuove fron­tiere espres­sive» del­la fotografia: il dia­po­ra­ma, infat­ti, mantiene intat­to il legame con il fas­ci­no del­l’im­mag­ine fis­sa, ma la pro­pone in un veste diver­sa, corre­da­ta di colonne sonore, effet­ti di dis­sol­ven­za e sovrap­po­sizioni. Un meto­do di cui, negli ambi­en­ti dei cul­tori del­l’im­mag­ine, si dis­cute da tem­po: com’è d’ob­bli­go anche con qualche polem­i­ca, tra fau­tori e contrari.«Durante le proiezioni», spie­ga Mas­si­mo Felisi, pres­i­dente del­lo «Scat­to», «ci saran­no tutte le occa­sioni per vedere, val­utare ma anche per sot­to­porre a crit­i­ca. È solo così del resto che la qual­ità del­l’im­mag­ine cresce continuamente».La veste è nuo­va ma il con­tenu­to res­ta quel­lo di sem­pre: «Il pos­to sul trono è comunque per l’im­mag­ine fis­sa. Il cri­te­rio di val­u­tazione è quel­lo mai scon­fes­sato: il bel­lo, il mediocre o addirit­tura il brut­to». Cam­bia dunque la for­ma espres­si­va, e lo «Scat­to», che da molte esta­ti pro­pone rasseg­ne di respiro inter­nazionale ded­i­cate alla fotografia, dal reportage al pae­sag­gio fino alle espres­sioni artis­tiche e astrat­te, non si tira indietro.«Il dia­po­ra­ma, tut­to som­ma­to», spie­ga Mas­si­mo Felisi, «è il figlio del tradizionale “port­fo­lio”, la serie di immag­i­ni legate da un filo con­dut­tore, un tema speci­fi­co. Ciò che cam­bia, sem­mai è la for­ma, che oggi richiede una sor­ta di regia dram­matur­gi­ca, una caden­za diver­sa nel­la pre­sen­tazione al pub­bli­co per rag­giun­gere il mas­si­mo del­la sua poten­zial­ità espres­si­va». Il sito web (www.diaporamacircuit.com) offre più di uno spun­to agli appas­sion­ati. Il resto andrà in sce­na al Pala­con­gres­si. Nuove fron­tiera per la vec­chia, cara, fotografia.

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