Oggetto: Riscontro Vostra nota prot.n. 34567 Vittoriale/Gab del 29.9.2011 avente ad oggetto: “Lettera esposto su gestione beni e immobili della fondazione del < > di Gardone Riviera” La presente in riscontro alla nota in oggetto con Ia quale e stata trasmessa a questa Presidenza l’esposto inviato al Presidente della Repubblica Italiana nonché al Ministro peri Beni Culturali, per esporre le considerazioni che seguono. In via preliminare appare doveroso rilevare come da un prime esame dell’esposto risulta evidente che i sottoscrittori dello stesso siano attualmente poco informati in merito alla situazione amministrativa del Vittoriale degli Italiani e della omonima fondazione. E’ chiaro, infatti, che gli estensori del documento ignorano che: a) La privatizzazione, suggerita da diversi Governi e Ministri dei Beni Culturali fin dagli Anni Novanta, e stata sancita con D.P.R. n. 180 del 13.10.2009 dallo stesso Presidente Giorgio Napolitano, a cui l’esposto e diretto;. b) L’Attuale Ministro dei Beni Culturali Onorevole Giancarlo Galan, dopo la mia prima nomina designata con decreta del Ministro Sandra Bondi nell’ottobre 2008, ha rinnovano nell’agosto del 2011 l’incarico per ulteriore 5 anni, manifestando ampio gradimento per il mio proficuo lavoro. c) II nuovo Statuto del Vittoriale, approvato dal Ministero dei Beni Culturali, non prevede affatto che Jo stesso venga assegnato “ai privati”. A dimostrazione di tanto si evidenzia che su otto membri componenti il Consiglio di Amministrazione, ben cinque, fra cui il Presidente, sono di nomina ministeriale. Con riferimento agli altri tre, vi è il Direttore dei Beni culturali e paesaggistici della Lombardia, il Presidente della Camera di Commercia di Brescia, e il Sindaco di Gardone Riviera. infine ulteriori tre membri scelti tra fondazioni e enti privati, potranno essere designati – dal Ministero dei Beni Culturali, dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Brescia – ove si siano distinti negli anni per elargizioni continue e ripetute a favore del Vittoriale. Quanta suesposto già rileva l’assoluta infondatezza delle avverse deduzioni. Con riferimento alle ulteriori osservazioni, fornisco i seguenti puntuali riscontri: 1) L’ingresso monumentale del “Vittoriale”, voluto da d’Annunzio e dall’architetto Maronni era pensato peri pochissimi visitatori che avevano il privilegio di accedere all’interno e che dovevano subire il fascino e Ia suggestione della potente costruzione architettonica. Nessun fascino era pero possibile garantire negli ultimi anni. Ciò in virtù della presenza di centinaia o migliaia di visitatori al giorno che si accalcavano in quell’ingresso che veniva deturpato dal vocio, da abbigliamenti poco consoni dalla biglietteria e dai numerosi orpelli (tariffari, totem, manifesti, divieti, ecc.) ed erano davvero “intrusioni volgari”, per usare le parole di d’Annunzio riprese dai firmatari dell’esposto. L’attuale situazione, con ingresso laterale, ha ripristinato Ia magnificenza dell’opera maroniana, che adesso i visitatori possono ammirare- prima di entrare o dopo Ia visita – in tutta Ia sua austera e rigorosa bellezza. II cambiamento e stato approvato dal Sovrintendente per i Beni architettonici e per il Paesaggio delle province di Brescia, Cremona e Mantova, membro del Consiglio di Amministrazione del Vittoriale fino al 5 settembre 2011; come già detto, del nuovo Consiglio di Amministrazione fa parte, dal 5 settembre 2011, il Direttore regionale dei Beni culturali e paesaggistici della Lombardia. 2) Come gli stessi estensori dell’esposto ricordano, il Museo della Guerra e stato allestito nel 2000, otto anni prima del mio insediamento alla Presidenza della Fondazione, peraltro realizzando un desiderio espresso da d’Annunzio prima di morire. Che non si tratti di un vero e proprio Museo della Guerra (e che sia stato quindi opportune cambiarne il nome) e dimostrato proprio dal fatto che due sale erano riservate a oggetti e documenti appartenuti a Luisa Baccara, amante di d’Annunzio, e a Giancarlo Maroni, architetto del Vittoriale. I modellini di costruzioni maroniane sono stati adesso spostati nel percorso della mostra permanente sull’edificazione del Vittoriale, nel retro-auditorium; gli oggetti e i documenti di Luisa Baccara verranno utilizzati quando potrà essere realizzato un allestimento con Ia nuova documentazione acquisita dal Vittoriale nel 2009, agli inizi della mia presidenza. Anche questa riallestimento e stato approvato dalla Sovrintendenza. II riallestimento delle due sale non ha richiesto il coinvolgimento di altri studiosi oltre il sottoscritto (storico del Novecento e biografo di d’Annunzio) e I’Ambasciatore Antonio Spada. Ciò poiché si trattava di mettere in mostra 74 preziosi reperti omogenei: doni fatti o ricevuti da d’Annunzio fra il 1919 e il 1938, quasi tutti riguardanti il periodo bellico o l’impresa di Fiume. Le due sale sono state intitolate a Mario Spada, figlio prematuramente scomparso dell’Ambasciatore Spada, per gratitudine verso chi ha messo a disposizione del Vittoriale (per vent’anni rinnovabili) i 74 reperti finora sconosciuti e di inestimabile valore storico economico. Stupisce che i firmatari dell’esposto non abbiano una parola di apprezzamento per una simile acquisizione, che adesso e a disposizione degli studiosi. 3) L’inserimento di sculture contemporanee nello spazio dell’Anfiteatro, sempre approvato dalla Sovrintendenza, rientra nel progetto “Omaggio a d’Annunzio», da me avviato per arricchire con donazioni di artisti contemporanei Ia Fondazione e per stabilire un legame di continuità culturale fra d’Annunzio, amante della Bellezza, e gli attuali “creatori di bellezza”. Questo rapporto con l’arte contemporanea onora Ia memoria del Vate, grande comunicatore e innovatore sempre all’avanguardia nei rapporti con Ia bellezza. In particolare il “Cavallo” (del valore di oltre 400.000 euro) e opera e dono di Mimmo Paladino, uno degli artisti viventi più importanti al mondo. La scultura non e affatto diventata il “nuovo simbolo del Vittoriale” e quanta alla sua riproduzione “in statuette”, si tratta di piccole riproduzioni in ferro create dallo stesso Paladino e donate al Vittoriale: verranno date al vincitore del Premio II Vittoriale- Gabriele d’Annunzio, assegnato per Ia prima volta quest’anno al Maestro Ermanno Olmi. 4) Riguardo ai tre edifici “adibiti a usi completamente estranei alle funzioni monumentali”, Villa Mirabella e Torre San Marco vennero affittate per un lungo periodo nel corso di precedenti presidenze, e – come risulta dal verbale del consiglio di amministrazione del 26.9.11, tenuto prima di ricevere l’esposto – ho dato disposizione che tutti i contratti di affitto vengano disdetti alle naturali scadenze, in modo da poter riesaminare l’utilizzo degli edifici. Per quanto riguarda II Casseretto, invece, e impensabile adibirlo a mostre o altro, in quanta- costruito come residenza dell’architetto Maroni- e privo dei necessari requisiti di sicurezza per essere adibito all’apertura al pubblico. 5) Sorprendente e il suggerimento degli autori dell’esposto, in merito alla possibilità di inserire il Vittoriale “con convegni scientifici nel circuito delle università internazionali con grandi benefici indiretti per /o stesso turismo gardesano”. Tale assunto conferma Ia mancata conoscenza della realtà del Vittoriale da parte degli stessi. Tutto ciò e stato realizzato, negli ultimi anni, come mai prima. I convegni organizzati durante Ia mia presidenza del Vittoriale – sull’impresa di Fiume, sui “Medioevo di d’Annunzio”, sui “Percorsi russi a/ Vittoriale” ecc. – hanno visto Ia presenza dei maggiori studiosi accademici dei rispettivi temi. lnoltre i buoni rapporti da me ristabiliti con Pescara e il locale Centro Studi Dannunziani mi hanno permesso di organizzare nella città natale del Vate due Convegni; al primo (“Gabriele d’Annunzio padre dello stile italiano”) hanno partecipati i maggiori studiosi di storia della moda e numerosi direttori d’archivio; al secondo (“I dannunzisti di d’Annunzio” hanno preso parte quattordici autori di altrettanti libri pubblicati nell’ultimo anno grazie agli studi fatti presso gli Archivi del Vittoriale. Una mostra itinerante ha esordito alla New York University nel 2010 e nel 2012 andrà all’Università Statale diTokyo, per poi proseguire in un circuito mondiale nel2013, 150° anniversario della nascita di Gabriele d’Annunzio. Dopo aver adeguatamente replicate alle osservazioni contenute nell’esposto mi permetto di rilevare che i benefici arrecati dalla mia Presidenza alla Fondazione sono oggi ampiamente riconosciuti. Nel 2009 mi e state assegnato il Premia Gran Gala del Garda proprio “per /’opera di incremento del turismo e del/’economia gardesane”, e nel 2011 il Comune di Gardone Riviera mi ha conferito, prima presidente della Fondazione ad ottenere tale onorificenza, Ia cittadinanza onoraria per i benefici apportati alla città. Sintetizzo in poche cifre -a questa proposito – alcuni risultati della mia presidenza: gennaio-settembre 2008 n. visitatori 138.181 incassi euro 1.261.930,00 gennaio-settembre 2011 n. visitatori 145.992 incassi euro 1.554.761,00 II vistoso incremento di incassi e dovuto, oltre all’aumento di visitatori, all’apertura dei nuovi Musei “Omaggio a d’Annunzio” e “D’Annunzio segreto”, cui gli autori dell’esposto non fanno cenno. Mi permetto inoltre di elencare, succintamente, alcuni risultati ottenuti nei tre anni della mia presidenza, volutamente ignorati dagli estensori dell’esposto per motivi quantomeno intuibili e non particolarmente eleganti. Ecco il testa di una mia comunicazione approvata il 5 settembre 2011 sia dalConsiglio diAmministrazione uscente sia da quello entrante: Dall’ottobre del 2008 abbiamo compiuto felicemente il difficile passaggio alla privatizzazione; il numero dei visitatori e il fatturato sono notevolmente aumentati, invertendo una pericolosa tendenza a/ ribasso in corso dal 2000; abbiamo acquisito documenti autografi e opere d’arte, senza a/cuna spesa, per un valore di gran lunga superiore a/ milione di euro; abbiamo organizzato una stagione teatrale estiva degna del Vittoriale e, per Ia prima volta, non in passivo; abbiamo aperto tre nuovi musei e piazzato il nostro parco fra i dieci più belli d’Italia; abbiamo stabilito relazioni internazionali che permetteranno – siamo appena all’inizio – di rinnovare il nome di d’Annunzio del mondo; abbiamo organizzato convegni e preso iniziative (come l’accordo coni Ris, Ca’ Foscari e altre prestigiose università, i Gemellaggi dannunziani) che pongono il Vittoriale come capofila di numerosi progetti culturali; abbiamo aumentato enormemente il numero degli studiosi e deg/i studenti che fanno ricerche nei nostri archivi e nelle nostre biblioteche; Ia presenza sui media del Vittoria/e, conseguente a tutte queste attività, si e moltiplicata, da poche decine di ritagli f’anno a molte centinaia, e con una costante presenza televisiva; soprattutto abbiamo operata, con successo, per cambiare l’immagine di Gabriele d’Annunzio da decadente e protofascista a modernizzatore e libertario, e quella del Vittoriale da mausoleo a organismo vivente. Da ultimo un’osservazione sui venti sottoscrittori della petizione che – a detta degli autori dell’esposto- “ben conoscono Ia situazione del Vittoriale”: Su venti, soltanto il dottor Angelo Piero Cappello ha frequentato gli Archivi e le Biblioteche del Vittoriale negli ultimi tre anni (per tre giorni, nel maggio-giugno 2010). Trattandosi di studiosi, mi stupirebbe apprendere che gli altri siano venuti come semplici visitatori. Dai registri d’Archivio risulta che altri cinque hanno fatto richieste – tutte prontamente soddisfatte -via mail o per interposta persona. Di altri tre sono in grade di esibire recenti lettere di apprezzamento per il mio lavoro. Infine, pur dolendomi di averli distratti dalle loro attività, ho chiesto di sottoscrivere il presente documento ad alcuni studiosi, effettivi frequentatori del Vittoriale, e a altri autorevoli e prestigiosi Amici del “Libro di Pietre vive” lasciato agli italiani da Gabriele d’Annunzio. Comunicherò l’elenco dei sottoscrittori nei prossimi giorni, al memento mi preme dare risposta all’esposto con Ia massima celerità. Nella speranza di avere fornito gli utili elementi richiesti e restando a disposizione per ogni chiarimento, porgo distinti saluti. Giordano Bruno Guerri – Presidente Vittoriale degli Italiani Le firme raccolte a sostegno del mio operato sono già oltre 130, fra docenti universitari, alti esponenti del mondo della cultura e del giornalismo, per non dire degli amministratori del Comune di Gardone Riviera, di semplici cittadini e – a centinaia – di amanti del Vittoriale. Nel frattempo ho ricevuto due lettere di altrettanti firmatari dell’esposto Gibellini-Mazza, dispiaciuti per la loro precedente adesione”.