Il polo fieristico di Riva del Garda, un volano per tutta l’economia altogardesana (che ospita per esempio «Expo schuh», la fiera internazionale della scarpa, Expo hotel, Ttg e molto altro), si rafforza. La Provincia autonoma di Trento ha infatti deciso di entrare ufficialmente con capitali propri nella struttura per dare solidità a una realtà che offre 40 mila metri quadri espositivi. E proprio grazie all’ingresso della Provincia è stato possibile acquistare i padiglioni fieristici che appartenevano a privati. Si è così raggiunto un obiettivo importante: l’Ente fiere non dovrà più pagare un oneroso affitto annuale. Il meccanismo adottato è semplice: Provincia e Comune di Riva hanno costituito una nuova società. E’ così nata «Garda Trentino Fiere spa», una società costituita da Lido di Riva del Garda spa (controllata dal Comune) e, appunto, Provincia autonoma di Trento. Il nuovo soggetto avrà un capitale sociale di 13.500 mila euro, 10.000.000 della Provincia (74.07 per cento), e 3.500.000 della Lido di Riva spa (25.93). L’alleanza Trento-Riva si era resa necessaria perchè il Comune non sarebbe riuscito da solo ad acquistare i padiglioni. E la Provincia ha fornito i fondi in cambio del controllo della nuova società. Nei giorni scorsi Trento ha approvato gli schemi dell’atto costitutivo, dello statuto e dei patti parasociali. La sede sarà naturalmente a Riva, e il presidente designato è l’architetto Mauro Malfer. «Garda Trentino fiere» si avvia insomma a gestire il polo espositivo di Riva, che ha già stretto alleanze con Verona fiere e che costituisce un caposaldo per l’economia altogardesana. La Provincia, che punta allo sviluppo del sistema produttivo trentino e benacense, ha scelto quale socio di minoranza la Lido spa, una società a prevalente capitale pubblico e locale, perchè la stessa è l’espressione del gruppo societario che, per conto del Comune di Riva, esercita la funzione di regia e di controllo delle attività fieristiche, fungendo da supporto alla società Palacongressi spa, organizzatrice degli eventi. Inoltre, la nuova realtà societaria offre maggiori garanzie dal punto di vista economico, patrimoniale e fiscale. La proposta di statuto prevede quali organi sociali l’assemblea, il consiglio di amministrazione (da tre a cinque membri o da un amministratore unico) e il collegio sindacale nominato dall’assemblea.
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L’amministrazione di Trento fornisce capitali e controlla la società