Il dipartimento Ricerche e Studi di Peschiera, centro territoriale di volontari per il monitoraggio e la promozione delle varie iniziative hobbystiche nel campo della ricerca, ha deciso di sfruttare le proprie forze in campo per un’iniziativa natalizia di stampo benefico. I vari appassionati delle più disparate discipline tecniche (elettronica, radiocomunicazioni, meccanica…), nel corso di un recentissimo incontro, hanno partorito un singolare quanto divertente progetto: costruire un singolare giocattolo che sia unico ed avveniristico! Lo scopo è stato rigorosamente fissato: il prototipo, battezzato Supercar, sarà messo a disposizione per eventuali lotterie o iniziative benefiche di Natale che hanno necessità di un elemento dal forte appeal e sarà presentato domenica 22 dicembre. «Abbiamo deciso di creare una mini auto super tecnologica», illustra divertito il coordinatore del team Massimo Zuccotti, «cercando di adottare tutti gli ultimi ritrovati della tecnica. Siamo partiti prendendo come base una normale auto elettrica per bambini, una di quelle usualmente impiegate per scorazzare in giardino, e la stiamo sottoponendo ad un radicale intervento chirurgico a cuore aperto, per trasformarla in una sorta di «terminator» su quattroruote. Abbiamo completamente tolto tutti i comandi manuali e li abbiamo sostituiti con dei servo-piloti elettrici, tutti governati da un radiocomando professionale a distanza di tipo aeronautico. Il primo risultato da Guinness è stato quello di creare la più grande automobilina radiocomandata esistente sulla piazza, in grado altresì di trasportare un passeggero. Il mezzo è stato poi dotato di «cameracar» tipo Formula uno: una microtelecamera in grado di trasmettere immagini a distanza, con la prospettiva di chi ne è seduto alla guida. La stessa microcamera, dello stesso tipo usato nei visori notturni, è stata accoppiata con un sofisticato illuminatore all´infrarosso ed è quindi in grado di vedere nel buio più totale fino a 15 metri di distanza!».
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Costruita un’automobilina radiocomandata dal centro Studi e ricerche. L’invenzione sarà messa a disposizione per iniziative benefiche