Ridurre alla metà il consumo stimato del territorio provinciale così da risparmiare circa 60 milioni di metri quadrati. E ancora, distribuire in modo più equilibrato i servizi sul territorio nei 9 ambiti in cui è stato idealmente suddiviso, tutelare l’identità del territorio e la valorizzazione del paesaggio, ricostruire una rete ecologica provinciale, pensando alla qualità del paesaggio e dell’ecosistema negli spazi extraurbani. In ambito urbanistico si punta a programmare l’espansione riservando 20 dei 60 milioni di metri quadrati di sviluppo nei prossimi 10 anni alla decisione della Provincia per soddisfare le domande sovracomunali: strutture sanitarie, scolastiche, sportive, commerciali, artigianali. Quanto alla zona del basso Garda viene prestata grande attenzione all’area delle colline moreniche attraverso un’analisi paesistica dettagliata che intende superare la cronica divisione fra pianificazione di sviluppo e tutela paesistico ambientale. Sono queste,in sintesi le linee guida del progetto preliminare del piano territoriale di coordinamento provinciale illustrate l’altro pomeriggio al palazzo del turismo di Desenzano dall’assessore Mariastella Gelmini, dall’assessore Mauro Parolini per il piano viabilistico, dall’arch, Salvadori, e dal dott. Cesaretti. All’incontro erano presenti sindaci e amministratori di larga parte dell’area del basso lago. Il piano, ha spiegato l’assessore Mariastella Gelmini, semplificherà l’iter di approvazione dei piani regolatori perché ogni amministrazione approverà il proprio avendo come riferimento la verifica di compatibilità(entro 90 giorni) con il piano territoriale provinciale. Il ’ptct’ prefigura lo sviluppo urbanistico della provincia nei prossimi 10 anni e costituirà lo strumento di programmazione. Punta a contenere il consumo del territorio dimezzando la superficie occupata nei trascorsi 10 anni. Quattro sono i filoni d’approfondimento: ambiente, paesaggio, infrastrutture e mobilità, insediamenti. Viene perseguito, ha ribadito l’assessore Gelmini l’obbiettivo di tutelare l’identità del territorio e la valorizzazione del paesaggio e viene attribuita grande importanza al ruolo dell’agricoltura. Programmerà gli insediamenti industriali di espansione favorendo al concentrazione in poche zone attrezzate evitando di invadere e interrompere il tessuto agricolo, pianificherà le espansioni residenziali accorpandole in centri urbani sistenti,controllerà i progetti infrastrutturali, censirà le aree dismesse,salvaguarderà l’agricoltura nelle zone periurbane. Il piano vuol ricostruire la rete ecologica provinciale: parchi regionali, parchi di interesse sovracomunale, aree protette salvaguardando in particolare paesaggio agricolo e zone agricole vocate. Così nei prossimi anni è previsto un programma di ricostruzione della qualità del paesaggio. Grande attenzione viene riservata alle colline moreniche attraverso la predisposizione di un’analisi paesistica dettagliata e approfondita per superare la cronica separazione fra pianificazione di sviluppo sempre più invasiva e tutela paesistico ambientale troppo spesso autonoma».
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Illustrato a Desenzano dagli assessori provinciali Mariastella Gelmini e Mauro Parolini il Piano territoriale di coordinamento