domenica, Aprile 28, 2024
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I carabinieri hanno sequestrato 197 pezzi unici. Denunciata la donna di 58 anni che li deteneva

Scoperto un «tesoro»archeologico illegale

Una pensionata di Sirmione teneva un autentico museo tra le mura di casa, a poca distanza dalle terme. Pezzi antichissimi, alcuni addirittura unici. Come i vasi che risalgono al Neolitico (fino a 4.500 anni prima di Cristo), oggetti creati dopo la scoperta dell’argilla, nel periodo che segna l’inizio dell’allevamento degli animali e il cambiamento delle abitudini dei nostri antenati. Materiale archeologico che i carabinieri valutano per almeno un milione di euro.SUL VALORE «bisognerà attendere il responso degli esperti degli esperti del Nucleo per la tutela del patrimonio artistico», afferma il capitano Fabio Massimi che guida la Compagnia di Desenzano. È lui che ha coordinato l’indagine che ha portato alla scoperta del museo clandestino e al sequestro di 197 reperti archeologici, alcuni risalenti alla Magna Grecia o alla Roma Antica.DENUNCIATA dai carabinieri di Sirmione una donna di 58 anni, pensionata, incensurata, amante del collezionismo e legata con alcuni antiquari che operano sia in Italia, sia all’estero. La donna, della quale non sono state fornite le generalità, è stata denunciata per ricettazione e appropriazione di beni culturali.L’indagine è ancora in corso. I carabinieri mantengono il più stretto riserbo: non spiegano neppure come siano arrivati a Sirmione, se durante un controllo effettuato in casa di un collezionista o grazie ad una «soffiata». È importante agire in tempi rapidi perchè chi opera in questo mercato, non faccia sparire la merce che rischia di essere distrutta.IN CASA della pensionata sirmionese sono state sequestrate, tra i tanti oggetti, 31 vasi in terracotta, 5 anforette, monili, collane, sculture, statuette, vasellame, candelabri, altorilievi e bassorilievi. Oggetti di vari periodi, ma i più preziosi risalgono oltre che al Neolitico alla Grecia Antica e a Roma Antica. Oggettistica che fa gola ai collezionisti di tutto il mondo e da sempre l’Italia è al centro di questi commerci.SU EBAY. Il passa parola tra chi è nel settore e conosce collezionisti, ricettatori, tombaroli o ladri esperti, permette di reperire quello che si cerca. Non appena un oggetto è disponibile si scatena l’asta online a suon di centinaia di migliaia di euro per i pezzi unici. È un mercato vasto e redditizio, quello dei reperti archeologici, che possono anche essere commercializzati in internet. Su eBay sono di recente comparsi pezzi venuti alla luce in Sicilia. Ad interrompere il commercio illecito i carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Palermo.Oggetti venduti ovviamente in modo illecito dall’Italia agli Stati Uniti, dall’Australia all’Inghilterra, dal Brasile alla Svizzera.LE INDAGINI sul materiale sequestrato a Sirmione potrebbero portare all’individuazione di questo «mercato» che ha basi soprattutto nel Lazio e in Toscana dove è facile rinvenire oggetti romani e etruschi durante gli scavi. La pensionata di Sirmione fungeva da collettore? Era un punto di riferimento per i collezionisti, per antiquari tra di loro collegati, o semplicemente un’appassionata?

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