Ulteriore passo nell’iter di approvazione del nuovo Prg. Il Consiglio comunale ha infatti approvato a maggioranza la variante generale allo strumento urbanistico che ora, per 30 giorni, sarà esposta in Municipio a disposizione dei cittadini, i quali avranno poi ulteriori 30 giorni di tempo per presentare eventuali osservazioni. Le obiezioni saranno presumibilmente numerose, viste le critiche ai contenuti della variante (che abbiamo illustrato nei giorni scorsi) avanzate dalle opposizioni consiliari. Cristina Milani, ambientalista, ha fortemente contestato l’analisi demografica che giustifica un incremento di alloggi per soddisfare le esigenze dei 1.759 nuovi cittadini previsti per i prossimi anni: «Questa operazione – ha detto il consigliere Milani – comporterà un flusso di immigrazione che usufruirà della nuova disponibilità di alloggi, con il rischio di incrementare il fenomeno delle seconde case». Cristina Milani ha criticato anche l’impatto ambientale dei futuri piani esecutivi sotto il Monte Castello, in località Vigna, nella valle del Bornico o sotto la chiesa di Monte Maderno. Polemiche anche per la mancata promozione della conoscenza dei contenuti della variante: «Nessuna assemblea pubblica, nessun dibattito, nessun accesso al nuovo strumento urbanistico per le minoranze. Le tavole del nuovo Prg – ha detto Cristina Milani – le abbiamo viste una settimana fa». Perplessità anche tra i banchi del gruppo di “Proposta”. Secondo l’ex sindaco Silvano Boni la vicenda è caratterizzata da «contraddizioni di metodo e di prassi amministrativa che si manifestano in maniera dirompente». «La variante – aggiunge Boni – non offre alcuna risposta al problema della viabilità, alle esigenze dell’artigianato, alla speranza di liberare il lungolago dal traffico del traghetto e di veder affrontato il problema della separazione dei flussi veicolari al servizio della Cartiera». Boni ha criticato anche le previsioni alberghiere adottate senza studi viabilistici e le concessioni edificatorie previste nella zona dei campeggi. Il consigliere Giorgio Pippa ha rincarato la dose parlando di «previsioni demografiche che offrono l’alibi ad interventi di interesse privatistico». La nuova variante generale al Prg suscita qualche perplessità anche tra la stessa maggioranza. Durante la discussione hanno infatti abbandonato l’aula in segno di dissenso gli ex assessori Giuliano Capuccini e Carla Fumagalli Menoni. Il sindaco Paolo Elena rivendica invece la bontà e l’urgenza del nuovo Piano: «Abbiamo predisposto un Prg in soli due anni perché centinaia di cittadini non potevano più aspettare. Abbiamo esaminato 492 richieste, un lavoro enorme che attendeva di essere fatto da anni. Era dal ’93 che non si davano risposte alle esigenze dei toscomadernesi. Non si poteva farli aspettare oltre». «Abbiamo trovato richieste di variante depositate in Municipio dal ’92 – ha aggiunto l’assessore Righettini -. C’erano problemi che si trascinavano da anni e che andavano affrontati. Noi l’abbiamo fatto. Non è poi escluso che il Prg possa essere perfezionato». Dalla prossima settimana all’Ufficio tecnico, gli appositi moduli per presentare eventuali osservazioni.
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