giovedì, Ottobre 10, 2024
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L’alpinista di punta della locale sezione Cai in una nuova spedizione himalayana.
Da questa settimana scalerà ben due «ottomila» nella stessa spedizione: il «K4» e l’«Hidden Peak».
Le due cime del Gasherbrum sono l’undicesima e la tredicesima tra le

Simone, doppia sfida sul tetto del mondo

Si chiama Karakorum la nuova sfida di Simone La Terra, l’alpinista «di punta» del Cai di Desenzano che già da qualche anno scala le cime più alte del mondo.La nuova spedizione è qualcosa di speciale: nel mirino di Simone ci sono stavolta ben due cime superiori agli ottomila metri, una «doppietta» da fuoriclasse della montagna che rappresenta, forse, il più ambiziosoo progetto alpinistico mai intrapreso da un socio del Club alpino desenzanese.Scopo della spedizione è quello di raggiungere due vette importanti di oltre 8000 metri, nello scenario meraviglioso dell’anfiteatro del Gasherbrum. Infatti con i loro 8.068 e 8035 metri, lo «Hidden Peak» e il «K4» sono rispettivamente l’ 11esima e la 13esima montagna del pianeta.La partenza è prevista per la prima settimana di giugno con data ancora da definirsi.Oltre a scalare, gli alpinisti lavoreranno alle riprese filmate, importantissime per il montaggio di un film-documentario. Inoltre particolare attenzione sarà rivolta alla tutela ambientale del fragilissimo ecosistema himalayano.La spedizione è stata presentata a Palazzo Todeschini dall’assessore allo Sport del Comune di Desenzano Diego Beda e da Celestino Marcoli, presidente della sezione del Club alpino italiano di cui Simone La Terra è socio da anni.Nel corso della serata sono state proiettate le immagini dell’ultimo viaggio in Himalaya compiuto lo scorso autunno. Incontri con persone di diversa cultura, una sfida contro la natura e le intemperie, l’amicizia di un gruppo di scalatori uniti da un’unica, grande passione: la montagna. Tutte esperienze ed emozioni trasmesse al pubblico presente in sala ad ammirare le splendide immagini di paesaggi così lontani.«Simone è un vero atleta, un alpinista di punta – ha detto il presidente del Cai Celestino Marcoli – ma allo stesso tempo è un ragazzo semplice. Per la nostra associazione è diventato una punta di diamante nell’attività di avvicinamento alla montagna soprattutto dei più giovani. Oltre a sostenerlo nelle sue spedizioni, il nostro obiettivo è quello di collaborare con lui per creare nuove iniziative rivolte ai ragazzi».

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