di Un centinaio di persone hanno raccolto l’invito del sindaco Umberto Chincarini partecipando, in sala parrocchiale a San Benedetto, all’incontro pubblico sulla futura viabilità di via Indipendenza.La frazione è la località di confine con la provincia di Brescia. I lombardi hanno ormai ultimato i lavori alla cosiddetta variante della Regionale 11 e sono pronti ad aprire al traffico la nuova strada che arriva all’altezza di San Martino della Battaglia. A quel punto auto e camion diretti verso Verona avranno due possibilità: proseguire in autostrada, quindi con pedaggio; o percorrere la viabilità normale quindi la Gardesana o la strada interna alternativa. Entrambe queste ultime soluzioni comportano l’approdo in via Indipendenza di una mole di traffico ingente.«Lo dicono le cifre fornite dalla Società autostrada dell’A4 e dalla stessa Provincia di Brescia», spiega Chincarini. «Ad agosto, in piena estate, San Martino registra una percorrenza media di 900 auto e 80 camion l’ora; a marzo, fuori stagione, i numeri scendono a 670 auto e 73 camion. Per quanto riguarda l’autostrada, invece, il casello di Sirmione ha fatto registrare nel mese di marzo 99 mila auto e 27mila camion in entrata e 98mila auto e 23 mila camion in uscita. A giugno si parla di 117 mila auto e 30 mila camion in ingresso e 122mila auto e 26 mila camion in uscita». Numeri da brividi.«Questa è la viabilità con cui ci troveremo a fare i conti ma non certo perché Brescia abbia agito male, anzi: la Provincia così come la Regione di appartenenza hanno semplicemente fatto ciò che era nei programmi. E lo hanno fatto», sottolinea Chincarini, «avendo ben cura di tutelare le località del loro territorio di competenza. Perché lo svincolo di località Rovizza non ci sarebbe stato altrimenti. La cosa triste è che quello svincolo avrebbe dovuto essere aperto quando già ci fosse stato lo stralcio di variante alla regionale denominato “completamento tangenziale di Peschiera”. Questo è il tratto di strada che serve al nostro paese per non essere attraversato dal traffico: ma l’ultima notizia, in ordine di tempo, ricevuta su questo stralcio è che i suoi lavori slittano di qualche mese e non inizieranno prima di settembre 2008».Di qui l’urgenza di salvaguardare la zona di San Benedetto e i suoi residenti in attesa dell’apertura della tangenziale arilicense. «Per questo ho voluto l’incontro e devo dire che ne sono usciti molti suggerimenti e richieste di provvedimenti che ovviamente saranno tutti concordati con il Prefetto di Verona. Il primo a essere realizzato», annuncia il sindaco, «è l’installazione di due rilevatori di velocità fissi: l’abbiamo già richiesto proprio al Prefetto che deve autorizzarne la posa. Penso che gli apparecchi saranno in funzione tra una quarantina di giorni». «Si è poi deciso di vietare comunque via Indipendenza al traffico pesante e di rafforzare i controlli in tal senso. Non abbiamo, invece, ancora valutato la limitazione di transito ai soli residenti: una misura che può adottare il Comune e che sarà presa in considerazione in un secondo tempo».Già valutati ulteriori interventi per la stagione estiva. «Avvieremo le procedure necessarie per far sì che la prefettura di Brescia vieti al traffico pesante la percorrenza e l’attraversamento di Sirmione, la sua frazione di Lugana e quindi della nostra San Benedetto. I camion devono restare in autostrada: un obiettivo di cui non possiamo essere certi», sottolinea Chincarini, «ma per cui lavoreremo, forti anche della disponibilità e della piena collaborazione dei Comuni di Sirmione e Desenzano e della Provincia di Brescia».Le misure adottabili non contemplano, per ora, i dossi. «In compenso, però», annuncia il sindaco, «visto lo slittamento dell’inizio lavori della nostra tangenziale, cercheremo di ottenere dalla Regione che quest’opera cominci con la realizzazione dello svincolo di attraversamento di località Porto Vecchio. Sarà l’assessore Paolo Melotti a farsene portavoce: in quella zona ci sono anche le scuole primarie e l’attraversamento di quell’incrocio sulla tangenziale è pericoloso. Speriamo di essere ascoltati».
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Brescia ha ultimato il proprio tratto, Cavalcaselle pure: ma al centro c’è un buco