L’interrogativo Pasqua: test di buon auspicio per l’avvio della stagione turistica, oppure le prime avvisaglie di un’annata in tono minore? Non mancano tra gli operatori benacensi del settore timori e perplessità, legate al perdurare delle incertezze economiche e non ultimo la situazione e il clima di guerra nel Medio Oriente. Rimanendo al primo ponte pasquale e a quello del 25 aprile e primo maggio, anteprima della stagione turistica, molto dipenderà, in via definitiva dalle condizioni meteo. Così è stato nel passato sia che la Pasqua si presenti «bassa» ovvero a fine marzo o primi giorni di aprile, oppure «alta» come quest’anno. Festività necessariamente mobile, in un calendario solare con data che ha per estremi il 22 marzo e il 25 aprile, in quanto stabilita alla domenica che segue il plenilunio dell’equinozio primaverile. Detto questo e stando alle prime avanguardie di turisti che da lunedì scorso stanno vivacizzando i centri turistici del lago di Garda, non mancano segnali positivi. «Aspettarsi il tutto esaurito per l’intero periodo di questo primo test stagionale sarà quanto mai difficile», ammette Giuseppe Lorenzini, presidente degli albergatori benacensi. «Comunque non ci dovrebbero essere nemmeno grossi problemi fino al primo maggio. Un’incognita resta invece il proseguimento della stagione turistica con l’invalsa abitudine, acquisita anche dai turisti stranieri, di prenotare all’ultimo momento». Il ricorso all’attesa dell’ultimo minuto per agguantare situazioni più favorevoli in fatto di viaggi e soggiorni. «Nessuno ormai più si muove», precisa Antonio Pasotti presidente del consorzio di promozione turistica “Lago di Garda è”, «se prima non ha consultato e avuto il via libera dai bollettini meteo, indirizzato verso i luoghi dove le previsioni del tempo segnano al bello». Avvantaggiate a questo punto le località non molto lontane, facilmente raggiungibili con il trasporto via gomma. Favorito in quest’ottica anche il lago di Garda, condizioni meteo permettendo, visto che può contare su una clientela fidelizzata come quella bavarese, tra l’altro che non risente, come i laender del Nord Germania, della crisi economica. E per scongiurare una ventilata crisi turistica gli operatori lacustri puntano a una migliore offerta dei servizi. «Con l’aggiunta al soggiorno di biglietti omaggio o scontati per i trattenimenti e con cene romantiche sul territorio», soggiunge Lorenzini. Una contromossa che prevede – ne è convinto Pasotti – un tutto venduto per le festività pasquali. Apprensioni invece per i ponti di giugno (Ascensione Pentecoste e Corpus Domini) con sforzi rivolti a compensare l’eventuale calo del mercato straniero con quello italiano. «Stiamo lavorando in quest’ottica»,puntualizza Pasotti, «con il Consorzio che ha consolidato la struttura con l’adesione di enti come Verona Fiere, Funivia del Baldo e Navigarda, ma anche i parchi tematici del divertimento. Una collaborazione allargata a Provincia e Regione e rivolta nel recuperare posizioni sul mercato turistico di Germania, Inghilterra e Stati Uniti. In particolare con una maggiore presenza in Europa e uno sguardo verso i Paesi dell’Est. Proponendo una vacanza «attiva» a contatto con la natura, praticando sport e facendo conoscere nella sua complessità il territorio con i suoi prodotti tipici e le sue realtà culturali».
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TURISMO. Per il presidente degli albergatori gardesani, Giuseppe Lorenzini, non ci sono per il momento particolari problemi
Un’incognita, invece, il futuro della stagione Migliorare l’offerta per evitare possibili crisi