venerdì, Maggio 3, 2024
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Restaurato, per volontà dei cittadini di Formaga, l’olio su tela dell’altare maggiore L’intervento di recupero è stato voluto dal parroco don Valerio Scolari

Torna a splendere l’antica Pala

Formaga, minuscola frazione dell’entroterra gargnanese, conta molto meno di un centinaio di abitanti. Non si tratta di un borgo dimenticato solo perché la gente, che tenacemente ancora vi abita, ama il suo paese. Tanto che molti di quelli che se n’erano andati qualche decina di anni fa sono tornati e hanno sistemato la vecchia abitazione. Ebbene, questo piccolo borgo è stato protagonista, di recente, di un’impresa che per le sue forze non costituisce impegno da poco: gli abitanti hanno deciso di raccogliere i fondi necessari al recupero della pala del diciottesimo secolo, che sovrasta l’altare maggiore della chiesetta del paese. Lo stimolo è venuto dal parroco, don Valerio Scolari, attento a valorizzare gli aspetti più interessanti di ogni piccolo borgo che costituisce la sua parrocchia. Formaga si è mossa da tempo, con l’intenzione di commissionare il restauro della pala che raffigura la « Madonna con Bambino in gloria e i santi Francesco da Paola e Antonio da Padova che appare a San Maurizio». Si tratta di un olio su tela delle dimensioni di cm 270 x 170 con centinatura. Forse è un’opera che, se fosse collocata in un’altra chiesa, passerebbe inosservata ma che nel piccolo edificio sacro della frazione acquista un valore del tutto particolare. Lo studio al quale è stato affidato il lavoro si è mosso su strette indicazioni della Soprintendenza al patrimonio storico e artistico di Brescia Cremona e Mantova che, dal canto suo, si è attivata in tempi assai stretti. Basti considerare che, ricevuta la richiesta di intervento qualche giorno prima dello scorso Natale concedeva l’autorizzazione all’esecuzione del restauro il 12 gennaio di quest’anno. Il via libera era ovviamente accompagnato dalle consuete raccomandazioni, una su tutte: «Prima di intraprendere qualsiasi tipo di operazione, il restauratore dovrà prendere accordi con il funzionario». Ora la pala, restaurata a dovere, ha ripreso la sua naturale collocazione, con una cerimonia ufficiale tenuta nei giorni scorsi. Elevato l’afflusso di pubblico nella frazioncina, con cerimonia religiosa e illustrazione dei lavori di restauro da parte di chi ha messo mano alla tela. Quindi, bicchierata finale per raccogliere la parte dei fondi che ancora mancano per saldare i conti delle spese. L’impresa, quindi, può dirsi ormai riuscita: la tela è stata restaurata e pagata. «Per fortuna non erano stati effettuati restauri precedenti – è stato chiarito – poiché, in svariati altri casi, la buona volontà ha ottenuto l’effetto di deteriorare maggiormente le opere, anziché recuperarle. La tela di Formaga non era in pessimo stato, ma ha richiesto una lunga opera di restauro che ha portato ai risultati che si vedono». E, ai restauratori, è andato il meritato applauso dei presenti. Dal canto loro, gli abitanti appaiono soddisfatti per lo sforzo sostenuto. Un sacrificio notevole che è stato seguito da altre offerte giunte dai paesi vicini. Significativo anche il gesto del gruppo di volontari della vigilanza, che hanno devoluto buona parte del rimborso spese ricevuto dal Comune proprio al recupero della Pala di Formaga.

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