giovedì, Marzo 28, 2024
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Torre Viscontea di Castelnuovo del Garda: restauro effettuato secondo le disposizioni della Soprintendenza

Nelle scorse settimane la Torre Viscontea, simbolo storico di Castelnuovo del Garda,  è stata liberata dalle impalcature, svelando l’intervento di restauro che i castelnovesi attendevano da anni. La Torre appare ora completamente intonacata, con due orologi a numerazione romanica su due lati.

Qualcuno, abituato da decenni alla torre in muratura, ha sollevato qualche perplessità: «Non è più la nostra torre» ha detto. «Perché questo intonaco?» si è chiesto qualcun altro. Non solo, anche l’orologio ha sollevato polemiche: «perché al posto dei numeri arabi ora ci sono i numeri romani?».

Avviato dall’Amministrazione precedente, il recupero della torre è stato curato dall’arch. Maurizio Zambelli, incaricato dalla società Fap Investments srl che ha finanziato l’intervento in seguito a un accordo pubblico-privato.

Il progetto iniziale prevedeva la parziale rimozione dell’intonaco con pulizia della muratura a vista. La proposta non aveva però trovato d’accordo la Soprintendenza che nel 2017 autorizzava l’intervento ma a precise condizioni: «Diversamente da quanto prospettato in progetto, non andranno rimossi gli strati d’intonaco che ricoprono sia la torre medioevale che la soprastante cella campanaria, per la rimessa in vista del paramento murario originaria. Essi andranno, viceversa, opportunamente consolidati e sottoposti a d un idoneo trattamento di pulitura nonché integrati, nelle porzioni lacunose, incoerenti o d’intonaco cementizio, con un impasto a base di calce che per granulometria, composizione e cromia dovrà risultare analogo agli intonaci esistenti da restaurare». E conclude: «Tutti gli interventi di restauro andranno effettuati sotto il diretto controllo di un restauratore in possesso dei requisiti di legge».

«Certamente sono stati rispettati i dettami della Soprintendenza – commenta il sindaco Giovanni Dal Cero –. È pur vero però che abbiamo ereditato la pratica dall’Amministrazione precedente e non abbiamo avuto alcuna voce in capitolo sugli interventi».

Per quanto riguarda invece gli orologi della torre, anche questi oggetto di polemiche, i rilievi stratigrafici mostrano al di sotto della cella campanaria i quadranti degli orologi nel prospetto Est e Sud della torre. Sull’intonaco bianco si rilevano tracce di numerazione romanica: anche se in parte coperti da una patina bianca, sono ben leggibili i numeri XI, XII, II e III.

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