Il Palazzo di giustizia di Salò ha venti anni, e per festeggiare questa ricorrenza è stata inaugurata, nella mattinata di ieri, una targa commemorativa, posta proprio all’entrata dell’edificio. «L’amministrazione comunale di Salò – ha spiegato il sindaco Giampiero Cipani – ha voluto organizzare questa importante ricorrenza per ricordare affettuosamente chi ha contribuito alla nascita del Tribunale di Salò, chi lo ha custodito in questi anni e chi se ne sta prendendo cura ora, perché è un dono per la comunità». Alla celebrazione hanno partecipato, oltre che delle autorità militari della zona, alcune persone che hanno fortemente voluto il tribunale: in primis, Giuseppe Di Giovine, che è stato pretore a Salò tra il 1958 ed il 1986 e che dal 1962 si è battuto per la costruzione di una nuova struttura (valida ancora oggi con i suoi 816 metri quadrati, il doppio rispetto a quanto si era pensato in un primo tempo) che ha avuto modo di vedere realizzata. Infatti l’edificio fu inaugurato il 20 ottobre 1985 con il nome di Pretura, per poi diventare la sezione staccata del Tribunale di Brescia. La sede salodiana ha competenza su trentasette comuni (da Bagolino a Paitone e da Limone a Manerba), un bacino d’utenza di circa 100 mila residenti, senza contare gli abitanti dell oltre venti mila case di villeggiatura ed il mezzo milione di turisti che «ingrossano» ogni anno il territorio. Si occupa di cause penali, dal giugno 2004 al giugno 2005 i processi sono stati 194, e civili, con 363 processi nello stesso periodo preso in considerazione. Inoltre vi è la presenza di un giudice di pace. Anche a Salò, come in altri tribunali, l’organico amministrativo è scarso. E’ lo stesso presidente Roberto Mazzoncini a sciorinare i numeri degli addetti, dopo aver lodato il lavoro quotidiano che viene svolto: un giudice a tempo pieno per le cause civili, ed uno part-time per le penali; soltanto due cancellieri e qualche operatore; due ufficiali giudiziari, contro i cinque necessari. Il giudice Maria Teresa Scanzi ha assicurato che il tribunale è impegnatissimo e che, purtroppo, i tempi per un processo, anche a Salò, sono di quattro anni nel migliore delle ipotesi, principalmente per le lungaggini della giustizia italiana. Alla cerimonia erano presenti anche Riccardo Fuzio, attuale sostituto procuratore della Cassazione, ma che ha iniziato la sua carriera a Salò e Riccardo Marchioro, sindaco di Salò al tempo dell’inaugurazione del palazzo di giuastizia nel 1985.
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Scoperta una targa. Ieri la celebrazione dei vent’anni del palazzo di giustizia: fu inaugurato il 20 novembre del 1984.
Competenza su 37 comuni e 100 mila abitanti.