venerdì, Marzo 29, 2024
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Turismo sul Garda Alcune considerazioni sul futuro

Una giornata all’insegna del lago di Garda come realtà unica. Sviluppo della mobilità, innovazione, creazione, gestione e sviluppo di una marca sono stati i temi che hanno arricchito il primo Symposium organizzato il mese scorso nella sala convegni di Garda (Vr) dal “Garda Unico” (l’ente che raggruppa Garda Lombardia, Garda Trentino, Garda Veneto) in collaborazione con la “tt-consulting”.

Obiettivo dell’assise (“Il Futuro sul Lago di Garda”) dare una risposta sulle strategie da intraprendere in ottica di competitività.

Il taglio didattico dell’incontro ha fornito i presupposti per una disamina-dibattito che ha evidenziato l’attuale situazione a livello promo-commerciale della destinazione, dando uno sguardo alle realtà di successo e ponendo le basi per un futuro sviluppo professionale, che prescinda dalla qualità dell’offerta turistica, slegata dai tradizionali canali, e che arrivi ad offrire un eccellente prodotto integrato.

È stata più volte sottolineata l’importanza dell’unione come fattore imprescindibile per estendere la riconoscibilità del marchio “Lago di Garda” ai mercati internazionali, da cui necessariamente anche il turismo dipende.  Si è detto che il marchio va legato alla qualità che quest’ultimo deve rappresentare, per puntare a nuovi mercati e con nuove strategie, in vista di un’irripetibile vetrina come quella dell’Expo di Milano 2015 e delle nuove strategie degli aeroporti del Garda.

Una riconoscibilità che si leghi a strategie definite, da un management di qualità, che cooperi e coordini gli sforzi di promozione e vendita della destinazione, non prescindendo da ciò che rappresenta il fattore di attrattiva principale, ossia il territorio, bensì contemplando la costruzione di un prodotto turistico a 360 gradi. La definizione del prodotto integrato è possibile solo mediante la condivisione di un progetto unitario che, alla luce di quanto espresso durante il convegno, ha il pieno appoggio da parte delle istituzioni, delle Regioni e dei Consorzi di promozione turistica, anche nella ridefinizione delle leggi che ostacolano, di fatto, uno sviluppo in questa direzione.

La grande sfida è la creazione di una rete di operatori pubblici e privati, che attui le politiche adatte al cambiamento del mercato turistico e degli standard internazionali, con l’obiettivo di elevare tale progetto interregionale a modello locale, nazionale e mondiale.

La giornata ha registrato un’ottima risposta da parte degli operatori del settore, che oltre ad aver dimostrato sensibilità alla tematica, hanno proposto interessanti spunti di dibattito, evidenziando criticità e avanzando proposte. Ora non resta che mettersi all’opera.

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