Saranno ben dieci le squadre impegnate in questa giornata di suono e di amicizia: Cavaion Veronese, Cavalcaselle, Costermano, Pastrengo, Cisano, Piovezzano, Pozzolengo, San Giorgio in Salici, Castelnuovo e San Zeno di Montagna sono tutte realtà che insieme costituiscono la zona 1 dell’Associazione suonatori di campane a sistema veronese. È un appuntamento fisso, promulgato in momenti e con modi diversi da zona a zona, dove tutte le formazioni di un singolo settore dell’associazione si ritrovano attorno ad un unico campanile per ribadire la propria identità e, contemporaneamente, la consapevolezza di appartenere anche ad un mondo più ampio e, fortunatamente, in continua espansione. E oggi pomeriggio tocca appunto alla zona del lago e al suo entroterra. Il programma prevede il ritrovo di tutte le formazioni presso la torre campanaria di Costermano verso le 9 del mattino. Là i gruppi cominceranno le esecuzioni, allietati da un gioviale rinfresco allestito per l’occasione. Al termine il gruppo si dividerà in tre tronconi ognuno dei quali si occuperà di un piccolo gruppo di campanili. Nella maggior parte dei casi si tratta di concerti (questo il termine corretto per indicare gli insiemi delle campane sui campanili veronesi) suonati raramente durante l’anno, e che in questa occasione sono – per così dire – riscoperti e riportati in attività. Il primo gruppo, quindi, si dirigerà alla volta di Lumini e Pai; il secondo si preoccuperà dei concerti di Pesina e Pazzon; il terzo suonerà ad Affi e Caprino.
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Le squadre di dieci paesi sono impegnate in varie zone del lago e dell’entroterra per far risuonare nuovi e antichi bronzi. Dai concerti l’ appello per salvare un patrimonio storico e artistico
Udite, è il giorno delle campane
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