sabato, Luglio 27, 2024
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Gran movimento nelle acque antistanti il paese: all’insegna dello sport e della fede ma anche con una «incursione» nella politica.
Il presepe posato a 27 metri ha il personaggio mancante: benedetto quasi «per caso» anche dal vescovo di Verona

Un angelo sul fondo del lago

Babbo Natale porta nel presepe un nuovo angelo, che va a tenere compagnia a Gesù, a Maria e a San Giuseppe.Facendo evidentemente un po’di confusione e anche mescolando in qualche misura il sacro col profano, i subacquei dei gruppo sportivo «No Deco» di Verona hanno reinterpretato i canoni religiosi della tradizione cristiana. È toccato infatti a ben nove «Babbo Natale», tra i quali anche due ragazze, di immersi con tanto di «divisa ufficiale» rossa, oltre a pinne e bombole, per portare, a 27 metri di profondità sul fondale del lago, la statuina di un angelo per abbellire il presepe subacqueo, che si trova nel tratto a nord della chiesa, sul lungolago di Torri.La rappresentazione della Natività, che venne posata originariamente nel 1991, è da anni ormai mèta di moltissimi appassionati e sportivi dell’immersione, provenienti da tutta Italia durante tutti i mesi dell’anno.Accompagnati dall’assessore regionale ai lavori pubblici, Massimo Giorgetti, subacqueo esperto e ormai di casa a Torri, gli sportivi hanno dunque portato a termine la propria «missione natalizia».Chi ha materialmente posizionato a ventisette metri la nuova statuina è Elena Ballini, architetto dipendente dell’Ater, vestita pure lei da Babbo Natale, insolitamente accessoriato con pinne, maschera, respiratore e bombole.«Ogni anno nel periodo natalizio», ha illustrato la giovane, che è anche istruttrice subacquea, «veniamo qui per a sistemare il presepe e cerchiamo ogni volta di abbellirlo. Nel 2007 avevano ripulito le statuine mentre quest’anno abbiamo deciso di portare un angelo, figura che in effetti mancava».Ma Ballini rivela anche un curioso retroscena, che riporta in pari il bilancio tra sacro e profano.«La nuova statuina», afferma infatti, «è stata benedetta direttamente dal vescovo di Verona, anche se lui forse non lo sa neppure». Presto spiegata l’affermazione sibilinna. «In pratica», chiude divertita, «due giorni prima monsignor Zenti era venuto a celebrare la Messa natalizia a Verona e ha benedetto oggetti e cose che ciascuno aveva portato con sè. Io avevo l’Angelo che era destinato al presepe subacqueo di Torri».Quindi, anche il Bambino di Betlemme che giace adesso sul fondo del Garda può essere contento: l’Angelo che da qualche giorno ormai gli è accanto ha ricevuto anche una vera e propria benedizione ufficiale della Chiesa.

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