martedì, Marzo 25, 2025
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Un elegante volume di fotografie di Dino Guardini propone paesaggi e particolari raccolti tra le località delle due sponde del lago. Una carrellata di immagini suggestive accompagnate dalla poesia

Un libro ambasciatore del Garda

Un libro di emozioni sul tema del lago. Lo volevano così, Dino Guardini, l’autore delle foto, e Roberto Bertani, l’editore che le ha pubblicate. Così è nato «Lago di Garda», della Si.Be, Edizioni d’Arte Lettore, un’intensa raccolta di fotografie che raccontano i tanti volti dei paesi che si affacciano sul lago, facendo il periplo del Garda in una carrellata di immagini riprese in ogni stagione. Ora questo testo è diventato anche una sorta di ambasciatore di Verona e del lago: nei giorni scorsi numerose copie, confezionate in un elegante contenitore con il simbolo della Provincia di Verona, sono state consegnate ad un gruppo di giornalisti italiani e stranieri giunti a Verona nell’ambito delle manifestazioni organizzate per i Mondiali di ciclismo a Verona e sul Garda nel corso di un incontro con i vertici dell’Amministrazione provinciale. «È un libro costruito in anni di lavoro, su migliaia di scatti, nella ricerca di momenti particolari, unici e, per questo, anche molto rari», spiega Dino Guardini. Che sottolinea:«Le foto sono state realizzate con apparecchi di tipo meccanico, dove le impostazioni sono rigorosamente manuali. Niente tecnologia digitale. Lo so, sono un po’ demodè in questo senso, ma per me la fotografia è un’arte che deve esprimere l’abilità del fotografo, non dell’apparecchio». Dino Guardini ha per la fotografia una vera passione, che si è dilatata dopo l’epilogo di una vicenda che lo ha coinvolto in modo drammatico. È una storia che risale a tre anni fa e che in poco tempo gli ha cambiato la vita. Sovrintendente di polizia in servizio alla frontiera aerea di Villafranca, dopo una brillante carriera nelle Fiamme Oro come velocista, era specializzato nel riconoscimento dei passapporti contraffatti. Nel 2001, libero dal servizio, mentre si trovava a Garda per scattare delle foto durante una festa di paese, scoppiò un furioso incendio vicino ad un’abitazione, causato dalle scintille dei fuochi d’artificio la cui base di lancio si trovava in un campo pieno di sterpaglie. Guardini non esitò a gettarsi in mezzo al fuoco e al fumo denso per spegnere l’incendio e lanciare l’allarme, salvando così senza saperlo due anziani coniugi che stavano dormendo nella loro abitazione e non si erano accorti del pericolo. Ma respirando i miasmi prodotti dal rogo il poliziotto riportò delle gravi lesioni polmonari che gli provocano tuttora delle gravi crisi respiratorie. Un gesto eroico pagato a caro prezzo: rimasto inidoneo al servizio per motivi di salute, Dino Guardini a 43 anni è stato costretto al congedo anticipato lasciando un lavoro che amava moltissimo. Per quella vicenda non ha ancora ottenuto un centesimo di risarcimento per l’inabilità riportata. Ora vive nella sua nuova casa in campagna a Sona dove con grande energia ha saputo rinnovare completamente la propria vita, riscoprendo con la fotografia, «un’arte che regala al lettore una carrellata di autentiche emozioni», precisa. «Amo i momenti che precedono la notte, quando le luci di un paese sono accese ma ancora si intravedono i bagliori di un tramonto, o di un’alba con tutta la luce e limpidezza di un nuovo giorno che sta nascendo», racconta. «Con questo mio libro vorrei poter trasmettere, almeno in parte, le emozioni provate nelle mie infinite uscite fotografiche, perchè ogni immagine ha un suo percorso, una sua storia che passa soprattutto attraverso lo sguardo dell’anima». Il libro, la cui grafica è stata curata da Silvia Magagna, non è destinato alle librerie ma ad enti e a privati, spiega Roberto Bertani, titolare della Si.Be di San Martino Buon Albergo. «Ogni foto è verniciata, in modo che i colori risultino nitidi, come i volumi. Ho seguito personalmente la stampa di ogni foto, in un laboratorio a Padova specializzato in questo genere di lavori. Per me queste foto sono come quadri. E lo dico sul serio, perchè io sono pittore da anni. Queste vedute devono dare emozioni. Ecco perchè abbiamo scelto immaginio particolari, come le onde che si infrangono d’inverno sul lungolago, un fulmine che illumina la notte, una famiglia di cigni nel canneto». I testi che corredano le fotografie, tradotti in inglese e tedesco, sono ridotti al minimo. Si tratta di poesie o di brevi brani tratti soprattutto da autori che hanno abitato o sono passati per il lago, come Catullo e Betteloni. Le poesie sono state scelte dal figlio dell’editore, Damiano, contribuendo con un tocco letterario a quest’opera che vuol offrire uno sguardo particolare sui paesi che dalle due sponde si affacciano sul Garda. Chi vuol saperne di più sul libro può andare a dare un’occhiata al sito Internet www.si-be.com/librolago.

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