mercoledì, Settembre 18, 2024
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A una ragazza dell’Equador è stata allungata la gamba sinistra. La generosità di un radiologo di Castiglione ha fatto tornare il sorriso sul volto della giovane

Un «miracolo» in sala operatoria

Una ragazza di 16 anni dell’Equador ha ottenuto l’allungamento della gamba sinistra di quasi dieci centimetri grazie ad una serie di interventi chirugici effettuati in più riprese dall’équipe della divisione di Ortopedia dell’Ospedale di Volta Mantovana. La storia di questa ragazzina è, però, anche una vicenda di grande solidarietà. Infatti, a consentirle una nuova vita è stato sicuramente l’interessamento di un tecnico radiologo dell’ospedale di Castiglione delle Stiviere, Marcello Maffei, che, prima ha ospitato la ragazza, poi l’ha incoraggiata a sopportare la sequela di interventi e terapie necessari. Oggi la vicenda di Maria Fernanda Caicedo Lopez può dirsi felicemente conclusa. Maria Fernanda viene notata nel 1992 da un gruppo di volontari castiglionesi in missione di beneficenza a Pujli, nella regione di Quito, in Equador. La bimba, che all’epoca ha 7 anni, è affetta da una rara malformazione congenita alle gambe: in particolare a quella sinistra che risulta più corta della destra di oltre 7-8 centimetri. Non solo, ma alla bimba mancano il perone e la mancanza del quinto metatarso e del quinto dito del piede. Si sposta, quindi, esclusivamente con le grucce. Il gruppo di volontari mantovani l’adotta. E’ però Maffei che progetta per lei un soggiorno a Castiglione con l’obiettivo di farla visitare dagli specialisti di Volta Mantovana per correggere il deficit scheletrico. A Volta, infatti, il dottor Giampaolo Tognetti e il collega Fabio Predella, sin dal 1986, applicano le prodigiose tecniche ideate e sviluppate in Russia dal professor Gavril Abramovic Ilizarov sin dagli anni ’70. Predella decide così di operarla: viene brillantemente allungata la gamba sinistra, consentendo il normale appoggio del piede. Non è però finito il calvario per Maria Fernanda; la ragazza deve ritornare in Equador ed aspettare alcuni anni per procedere ad un ciclo di terapie riabilitatiuve particolari. Nei mesi scorsi, la ragazza, che ormai ha compiuto 16 anni, è tornata in Italia e, sotto le amorevoli cure del dottor Predella e grazie all’interessamento del direttre sanitario di Volta Mantovana, Simonetta Bettellini, ha concluso il suo ciclo di cure che le hanno permesso la rigenerazione dell’osso dell’arto sinistro.

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