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Grazie all’interessamento di amici, parenti e sponsor trovati i 90mila euro per l’acquisto Sarà consegnata oggi alla Croce Bianca dagli amici del giovane scomparso

Un’ambulanza in ricordo di Jeje

Arriva una nuova ambulanza per la Croce Bianca. La si inaugura oggi alle 10 nella piazza del porto. Ed ha una dedicata tutta speciale: «L’abbiamo voluta acquistare in ricordo di Jeje, un carissimo amico che non c’è più», dice il presidente Fabio Raguzzi. Jeje era Riccardo Danese, di Bussolengo. «Volevamo ricordarlo con un nuovo mezzo. La moglie, il figlio e il fratello», racconta Raguzzi, «hanno subito accolto l’idea. Insieme, abbiamo messo insieme novantamila euro, frutto anche dell’impegno dei nostri volontari, degli sponsor che ci sono stati vicini, dei Comuni di Garda, Malcesine e Torri. È una cifra notevole, perché abbiamo voluto scegliere un mezzo d’avanguardia». L’ambulanza nuova di zecca è un Mercedes 316 turbodiesel. L’allestimento è della Binz Italia, azienda altoatesina leader nel settore. È dotata di una barella attrezzata con uno speciale sistema idraulico capace di ammortizzare gli scossoni. «La scelta del mezzo crediamo sia un’ulteriore prova della professionalità che mettiamo a disposizione del comprensorio del Baldo-Garda», sottolinea il presidente dei volontari torresani, che aggiunge: «Con questo nuovo automezzo, abbiamo concluso il rinnovo completo del parco macchine. Nel giro di cinque anni, abbiamo cambiato tutte le vetture in servizio nelle sedi di Torri e di Garda. Esattamente un anno fa, l’8 settembre del 2002, avevamo inaugurato il pulmino per il trasporto dei disabili». E le macchine sono in continuo movimento: nel 2002 la Croce Bianca è stata impegnata in 1.050 chiamate d’emergenza e 1.890 trasporti di ammalati. Nei primi sei mesi del 2003 le emergenze sono state 497. «L’importante», ribadisce Raguzzi, «è che per le emergenze ci si abitui a chiamare sempre e soltanto il 118. È il servizio di pronto intervento che attiva la nostra sede di Garda, dedicata agli interventi di questo genere». Quella del 118 è una costante fra le preoccupazioni del presidente Raguzzi. «Purtroppo», dice, «sul nostro territorio l’utilizzo del numero delle chiamate di soccorso non è sempre corretto. Ci vorrebbe una campagna di informazione più capillare da parte delle amministrazioni locali e degli stessi operatori turistici. C’è gente che invece di comporre il 118 carica in macchina l’ammalato e gli fa rischiare la vita. È successo più volte». Semmai, il problema è di natura logistica: quando si chiama il 118 dall’Alto Garda, risponde il centro operativo di Brescia, che poi deve smistare la richiesta d’intervento su Verona. È l’eterno problema delle comunicazioni nel tratto settentrionale di riviera benacense: qui, ad esempio, si continua a vedere Rai 3 Lombardia. «Probabilmente anche questi meccanismi potranno essere migliorati, ma è necessario che comunque la gente si abitui ad usare questo tipo di chiamata, a comporre il 118», rimarca per l’ennesima volta Raguzzi. Intanto, la Croce Bianca sta allestendo i nuovi corsi per volontari del soccorso, svolti da medici e infermieri professionali del comparto sanitario di urgenza ed emergenza. Si incomincia il 6 ottobre a Garda.

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