mercoledì, Luglio 2, 2025
HomeAttualitàBorsani: «Nessun taglio di fondi»
In un convegno a Sirmione l’assessore regionale risponde alle critiche mosse da Ds e Margherita. I tanti milioni in meno? «Lo Stato pagherà quei soldi a lavori già avanzati»

Borsani: «Nessun taglio di fondi»

«Non abbiamo alcuna intenzione di farci sfilare dalle tasche i soldi che spettano alla sanità della Regione Lombardia». Chiude così ogni polemica l’assessore alla Sanità della Regione Lombardia Carlo Borsani in risposta alle osservazioni che l’opposizione, e in particolare Ds e Margherita, hanno sollevato nei giorni scorsi. L’assessore è intervenuto insieme ai rappresentanti delle aziende ospedaliere locali in un convegno organizzato a Sirmione da Alleanza Nazionale sui nuovi modelli di ospedale e di assistenza a rete per il futuro della Regione Lombardia, tenutosi nella mattinata di sabato al Grand Hotel Terme della cittadina lacustre. Dello stesso parere il Direttore generale degli Spedali Civili di Brescia Lucio Mastromatteo che ha definito una vera e propria aggressione le dichiarazioni fatte dai consiglieri dell’opposizione. Il “mancato finanziamento” di 22 milioni di euro al Civile tanto temuto sarebbe in realtà una procrastinazione degli stanziamenti già previsti e approvati dalla regione per la sanità bresciana. A fronte della difficile congiuntura economica nazionale e internazionale lo Stato ha infatti deciso di stanziare 380 milioni di euro solo quando i lavori previsti dalla Regione in questo settore saranno già in stato avanzato. Per questo l’assessore Borsani ha assicurato che l’impegno nel Bresciano non è destinato a diminuire o ad essere ridimensionato, appunto per non veder sottratti alla regione e alla provincia stanziamenti che le erano già stati assegnati. Secondo Borsani, però, i problemi della sanità regionale e nazionale non si limitano solo alla necessaria temporizzazione degli investimenti voluta dal Governo. «E’ innegabile che l’utenza tenda ad abituarsi alle migliori innovazioni tecnologiche che le vengono messe a disposizione – ha proseguito l’assessore – sale perciò sempre più la richiesta fatta alle strutture sanitarie di un costante e assai costoso rinnovamento dei macchinari», aggiornamento che il settore pubblico non sempre ha la facoltà economica di garantire. «Ecco perché sempre più spesso si sperimentano nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato – ha proseguito Borsani – Bisogna sempre spendere per i miglioramenti in questo settore, ma in questo particolare momento trovare le risorse necessarie non è semplice. Sono tanti i tentativi fatti in Lombardia nei quali l’uso del privato ha permesso di aiutare il pubblico ad ammodernare le strutture là dove non era possibile intervenire con i fondi pubblici». Il principale obiettivo del piano socio-sanitario regionale è oggi quello di razionalizzare il più possibile la risposta sanitaria: specie nello spazio temporale del “dopo degenza” il sistema sembra accusare più difficoltà. «Le famiglie che si trovano ad avere a proprio carico ammalati anziani o con patologie gravi (Alzheimer, Parkinson) devono affrontare molti problemi. Non è possibile che esse siano lasciate sole, né che simili malati siano sistemati negli ospedali, con costi elevatissimi per il sistema sanitario nazionale». La giusta risposta per Borsani risiede nello sviluppo sul territorio di strutture di appoggio, per l’accoglienza e la riabilitazione dei malati dopo che nell’ospedale siano state loro garantite le cure urgenti. In conclusione l’assessore ritiene che i bresciani non possano in realtà lamentarsi dell’attività della giunta regionale, essendo la nostra provincia, a suo giudizio, manifestamente al centro della sua attenzione.

Articolo precedente
Articolo successivo
Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video