venerdì, Maggio 3, 2024
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Domani un subacqueo collauderà un particolare e insolito mezzo di soccorso Telaio e materiali speciali, collegamenti via radio

In bici sul fondo del lago

Il Dipartimento ricerche e studi di Peschiera, gruppo di appassionati di ricerca e sperimentazione scientifica, ha intrapreso un ambizioso progetto: la rivalutazione della bicicletta quale mezzo di servizio e soccorso. L´obiettivo è dimostrare la sua importanza in due particolari teatri operativi: le aree ad elevato traffico tipo le zone turistiche e le zone colpite da eventuali calamità. Casi specifici dove i mezzi tradizionali potrebbero soffrire di scarsa mobilità, dovuta essenzialmente alla parziale utilizzabilità delle tradizionali vie di collegamento. L’iniziativa, battezzata «Operative special bike», prevede la realizzazione di quattro prototipi di biciclette appositamente dimensionati allo scopo. Di questa flotta sperimentale, dopo aver completato i vari test tecnici previsti dal progetto, due mezzi saranno donati al gruppo radioamatori di protezione civile, altri due saranno consegnati a un reparto operativo dell’Amministrazione comunale di Peschiera. Cosa avranno di particolare queste biciclette? L’obiettivo, come dichiarato dai volontari del Dipartimento ricerche e studi, è quello di forgiare mezzi estremamente robusti con soluzioni tecniche che li rendano particolarmente adatti alle necessità preposte. Tali biciclette, per ora allo stato di progettazione, verranno assemblate sulla base di un telaio estremamente resistente che ne assicuri affidabilità e leggerezza. Saranno utilizzati materiali speciali quali la lega di alluminio e le fibre di carbonio, già ampiamente adottati nel settore delle competizioni professionali. Non mancheranno finezze tecnologiche quali la presenza di pannelli solari o generatori elettromeccanici di corrente, in grado di assicurare il funzionamento di telefoni e apparati radio, anche in condizioni di estremo disagio. Per assicurare la bontà del progetto, il dimensionamento dei mezzi e gli accessori installati, saranno definiti in collaborazione con gli stessi utilizzatori finali. L’iniziativa non a scopo di lucro, sarà concretizzata grazie al supporto di Freedom bike, azienda artigiana veronese del settore biciclette, resasi disponibile per supportare il progetto in maniera del tutto gratuita. Il titolare Alessandro Miotto, 20 anni, sta raccogliendo in questi giorni tutte le indicazioni necessarie per fare il primo passo: approntare il disegno tecnico sul quale sviluppare la telaistica. Per quanto riguarda il collaudo della meccanica, è previsto un test particolare quanto spettacolare in collaborazione con il Sub club Peschiera. La bicicletta-test sarà infatti calata nelle acque del Garda, quindi cavalcata da un sub con tanto di bombole sulle spalle, infine lanciata in velocità su una ripida discesa sassosa che conduce negli abissi benacensi. L’immersione in acqua, unitamente alle pressione generata dalla profondità oltre alle sollecitazioni della discesa sulle pietre, sottoporranno la bicicletta a un vero e proprio calvario. A tale scopo domani verranno effettuate delle immersioni prova per individuare il punto migliore del Garda ove effettuare questa particolare e insolita prova.

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