sabato, Aprile 20, 2024
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Chiusa la catalogazione dell’archivio fotografico storico

Centro di documentazione. Una cassaforte del passato

È ormai diventato un punto di riferimento nel tessuto culturale della comunità: in pochi anni di vita il Centro di documentazione lonatese ha raccolto 400 pubblicazioni e circa duemila fotografie. Numeroso altro materiale è in fase di catalogazione e classificazione. Responsabile del centro è Giancarlo Pionna, che è anche presidente dell’associazione «Amici della fondazione Ugo da Como». Lo spirito dell’iniziativa è quello di reperire e conservare il «passato» del territorio lonatese per offrirlo a chi, nelle presenti e future generazioni, avrà interesse a rivisitarlo. Proprio per questo il Centro sensibilizza la comunità invitando privati, enti e associazioni a contribuire con offerte di materiale vario: dai libri alle cartoline, passando da fotografie, filmati, o, in caso di non cessione dell’originale, di consentirne la fotocopiatura, la riproduzione o la microfilmatura. Ottimo il rapporto con il Comune, tanto che il sindaco Morando Perini ha affidato all’associazione il riordino, la catalogazione e la riproduzione su supporto informatico di tutto l’archivio fotografico storico, ovviamente disperso nei vari uffici. In questi giorni si è conclusa la prima tranche del lavoro con la catalogazione di circa 400 foto, che percorrono la seconda metà del Novecento. La foto più vecchia, e probabilmente più rara, è un collage di mini-ritratti di quasi tutti i componenti della prima amministrazione del dopoguerra, sormontata dalla scritta «A ricordo del primo consiglio comunale dell’Italia repubblicana del Comune di Lonato. Il Comune al popolo, il popolo al Comune». Sono raffigurati i consiglieri Ragnoli, Chiaramonti, Ondei, Signori, Abate, Gallina, Baruzzi, Fabbri, Casella, Corbari, Giacomelli, Fusio, Bruno Fontanella, Bulgarini e Roberti. Non figurano il sindaco Domenico Curami e i consiglieri Bertola, Carpaneda, Crescini, Enrico Fontanella, ma la foto riporta i loro nomi. Queste e altre centinaia di immagini saranno consultabili tra qualche settimana presso il centro di documentazione che è aperto (previo appuntamento) nella sede dell’associazione «Amici della fondazione Ugo da Como», a fianco della casa del podestà. Il centro è a disposizione di ricercatori, studenti, curiosi. Il materiale è consultabile anche attraverso Internet con motori di ricerca specifici per individuare con facilità e rapidità le fonti. A metà febbraio verrà convocata l’assemblea degli iscritti all’associazione Amici della Fondazione Ugo da Como per tracciare le attività 2005.

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