I disturbi respiratori nel sonno, in altre parole le apnee o il classico quanto fastidioso russo pesante, sono ormai divenuti un problema frequente a tal punto da avere una rilevante ricaduta sociale. L’Unità Operativa d’Otorinolaringoiatria diretta dal Primario Dr. Vittorio Garrubba, attiverà dal prossimo primo febbraio un nuovo servizio presso l’Ospedale di Desenzano.Dottore, ci può spiegare questo nuovo servizio?“Il problema dei disturbi respiratori durante il sonno, è ormai una patologia in continua espansione nella po-polazione. Alla fine dell’anno scorso, l’Azienda Ospedaliera ha provveduto all’acquisto di due nuove ap-parecchiature, il Polisonnigrafo ed il Rinomanometro, che ci consentiranno d’affrontare questa patologia in modo concreto. Proprio per questo motivo, abbiamo deciso dal prossimo primo febbraio d’attivare questo nuovo servizio”.Ci può dire quanto sono costate queste due apparecchiature ed il loro utilizzo?“Per il costo, entrambe si aggirano intorno ai 10000 Euro. Và detto che, queste due apparecchiature, s’interessano delle problematiche riguardanti le vie aeree e s’inseriscono in un processo diagnostico più ampio non solo per la patologia in questione ma anche in tutte le patologie di malfunzionamento delle vie aeree superiori. ”. Com’è trattato il paziente?“Quest’indagine avviene seguendo un preciso procedimento diagnostico che ha inizio nell’incontro in ambulatorio tra il medico ed il paziente stesso durante il quale avviene la discussione e la compilazione di un apposito questionario al fine di conoscere meglio il soggetto in esame. Per esempio, gli sarà chiesto se fuma, le sue abitudini alimentari, la presenza di altre patologie etc. Appurata la situazione, il paziente è ricoverato in regime di Day Hospital, che verosimilmente avrà inizio di sera dopo che lo stesso avrà comodamente pranzato a casa sua.Il paziente, giunto in reparto, sarà condotto da un infermiere nella propria stanza e gli sarà posizionato il polisonnigrafo che è una sorta di guanto con al suo interno una smart card. Questo guanto “intelligente”, è sistemato nella mano non dominante del paziente, poiché la stessa deve rimanere in più possibile ferma. La mattina seguente il cip, o smart card contenuta nel guanto, è collegata ad un apposito software che provvedere a mostrare tutti i dati analizzati durante la notte. Mentre il computer analizza i dati raccolti dalla smart card, il paziente esegue due ulteriori esami: la fibrolaringoscopia e la Cefalometria. Il primo è un esame endoscopico delle vie aeree, il secondo invece è una valutazione delle ossa del cranio e dei tessuti molli rinofaringolaringei interessati”.Una serie d’analisi accurate per determinare il tipo di cura?“Esattamente. Questa serie di valutazioni ci daranno chiaramente la situazione clinica del paziente e soprattutto i rischi cardiorespiratori a cui il Paziente è esposto e ci fornirà le possibili soluzioni che, sostanzialmente sono tre. La prima che di fatto,quando indicata è la soluzione migliore, è quella di correggere determinate abitudini del paziente (dietetiche, voluttuarie etc.) , al fine di migliorarne lo stile di vita. Poi esiste la CIPAP (cioè l’immissione di pressione positiva per dilatare le vie aeree) che avviene mediante l’utilizzo di una maschera indossata dal paziente mentre dorme e richiedibile all’ASL. Una soluzione un po’ scomoda, ma in grado di migliorare la situazione del paziente. Infine, c’è la soluzione chirurgica di cui esistono varie metodiche che il nostro reparto è comunque in grado di eseguire”.Quindi, questo nuovo servizio può essere la soluzione alle apnee notturne o al russare troppo forte?“Esattamente. Questo tipo di trattamento diagnostico/terapeutico, già in uso all’Ospedale di Chiari da diverso tempo, è un’importante novità per la zona del Garda e permette decisivi miglioramenti nella diagnosi e terapia di tale patologia”.“Questo nuovo servizio – ha aggiunto il Direttore Generale Mauro Borelli -, oltre ad affrontare un problema sempre più presente a livello sociale, è un’altra importante iniziativa che amplia ulteriormente l’offerta d’assistenza non solo dell’Unità Operativa d’ORL, ma dell’intero Ospedale di Desenzano”.
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GARRUBBA: "GRAZIE ALL’ACQUISTO DI NUOVE
APPARECCHIATURE CUREREMO QUESTA PATOLOGIA"
Dal 1 febbraio attivo il servizio sui disturbi respiratori del sonno
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