venerdì, Aprile 19, 2024
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Il bilancio appena approvato prevede altre misure a favore dei proprietari di abitazioni danneggiate dal sisma. Prorogata l’esenzione alle prime case fino al termine dei lavori

Terremoto, sconto sull’Ici

Per il 2006, a Salò, l’Ici rimarrà invariata: 4 per mille (prima casa), con detrazione di 103,30 euro, e 7 per le altre unità immobiliari. Il gettito, che si aggira su tre milioni e 350 mila euro, dovrebbe aumentare di 50mila euro in seguito alle attività di accertamento degli uffici tributari, al classamento degli edifici e alle nuove costruzioni. Il Comune incassa dalle prime abitazioni il 16% del totale (530 mila euro), il resto (due milioni e 870 mila) viene dagli immobili rimanenti. Confermati i provvedimenti relativi agli edifici danneggiati dal terremoto. Se il sindaco ha emesso ordinanza di sgombero dell’alloggio perchè inagibili del tutto, parzialmente o temporaneamente, viene concessa l’esenzione totale dall’Ici fino all’ultimazione dei lavori di sistemazione. Molti imprese edili, infatti, non hanno ancora iniziato gli interventi. Il discorso riguarda le abitazioni principali o assimilabili. L’anno scorso il sindaco Giampiero Cipani e la giunta avevano deciso di non andare oltre il 31 dicembre 2005. Adesso si è invece preferito prolungare l’agevolazione. Per tutte le altre unità immobiliari è invece riconosciuto un abbattimento del 50%, come previsto dalla legge. Anche in questo caso, però, deve esserci l’ordinanza di sgombero. Gli introiti per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani vengono previsti in aumento (+ 125mila euro rispetto al milione e 120 mila euro incassati nel 2005, contro un milione e 415 mila di spesa, per cui i costi sono coperti all’88%, rispetto all’82% di due anni fa). «Attualmente manteniamo un sistema di pagamento strutturato come tassa – ha spiegato l’assessore Bruno Marelli -. Il passaggio alla tariffa comporterebbe un adeguamento del costo del servizio all’effettiva produzione di rifiuti. Oggi invece la ripartizione viene effettuata attraverso una presunta capacità contributiva. Così supermercati, uffici, banche, ecc. sborsano cifre sensibilmente più alte, e contribuiscono a mantenere bassi gli importi a carico delle abitazioni. Questa situazione non potrà essere mantenuta a lungo, visto che da tempo il governo indica come necessario il passaggio alla tariffa. Per il 2006 abbiamo deliberato un aumento dell’11%, iniziando a omogeneizzare le aliquote. Gardone Riviera, ad esempio, ha deciso un ritocco del 25%, a fronte di un adeguamento richiesto dal GardaUno del 60 per cento». Dato che i residenti sono 10.400, la pressione tributaria (Ici, raccolta rifiuti, compartecipazione Irpef) passa da 555 euro pro capite a 569. I dati sono emersi durante l’esame in consiglio comunale del bilancio preventivo, approvato col voto della maggioranza (che si riconosce nelle posizioni della Casa delle Libertà) e contrario delle minoranze. I canoni di occupazione di spazi e aree pubbliche (il così detto plateatico) salgono da 410 mila euro a 480 mila. È stato introdotto un meccanismo che rincara soprattutto le tariffe estive e i bar sul lungolago, andando invece incontro a quelli aperti anche nei periodi di fiacca. Le entrate dai parcheggi continuano a crescere (da 615 mila nel 2003 a 643 mila nel 2004, da 680 mila l’anno scorso a una previsione di 770 mila adesso), per il maggior numero di posti auto a pagamento, in calo le contravvenzioni dei vigili, tanto che le multe per la circolazione viaria sono scese da 485 mila (2003) a 480 mila (2004), a 460 mila (2005). Si ritiene che nel 2006 verranno introitati 470 mila euro.

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