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Continua la crescita della città, trascinata da commercio e turismo: residenti verso quota 25 mila.Mancano gli alloggi popolari: depositate 300 domande

Desenzano, capitale ai raggi X

E’ una città che cresce sempre più in fretta, che dà lavoro a molti, specie nel terziario, che ha una forte concentrazione di pensionati. Ma che registra anche un diffuso disagio abitativo dovuto a sfratti e canoni di affitto impossibili, tanto che negli uffici comunali risultano depositate oltre 300 domande di alloggi popolari. Desenzano si affaccia così nel nuovo millennio, rafforzando la propria leadership nella provincia di Brescia e nell’intera regione gardesana. Al 31 dicembre 2000 la popolazione residente era di 24.385 persone, dato destinato a salire alla fine di quest’anno di almeno 500-550 unità, fino a raggiungere i 25 mila abitanti. Passando ai raggi x la «capitale» del Garda si apprendono altri particolari interessanti. Per esempio, i bambini in età prescolare (0/6 anni) sono 1.359, quelli della scuola dell’obbligo (7/14 anni) 1.613, la forza lavoro di prima occupazione (15/29 anni) ammonta a 3.907 unità, la popolazione adulta (30/65 anni) è a quota 12.652, infine i pensionati (oltre 65 anni) sono 4.854. I dati sfornati dagli uffici dell’assessorato al Bilancio e Finanze parlano chiaro. I nuclei familiari erano, a novembre, oltre 10.700. Gli immigrati, a fine 2000, sono stati 1.257, gli emigrati 693. La realtà socio-economica di Desenzano, quanto a inbfrastrutture, mobilità della popolazione,livelli di occupazione, è la prima, come si diceva, nella provincia dopo, ovviamente, il capoluogo. Il tasso di crescita del patrimonio edilizio è di circa una volta e mezzo quello medio provinciale. Il panoprama economico della città gardesana mostra i caratteri di una notevole integrazione tra settori, il che ha permesso, si rileva ancora dalla relazione al bilancio preventivo del Comune, di passare relativamente indenne attraverso i vari cicli recessivi. Negli ultimi decenni il terziario si è sviluppato in misura notevole (da 2.190 a 3.750 addetti fino al 1991, oltre 5.000 si prevede a fine 2001), conferendo una caratteristica di equilibrio tra comparti industriale, agricolo e terziario (rispettivamente 30, 30 e 40 per cento). Il turismo, in particolare, con 4 mila posti-letto e 150 mila arrivi/anno, influisce sull’economia. Gli esercizi commerciali sono oltre 520, di cui 105 alimentari e 415 non alimentari, il settore assorbe il 46% delle unità locali e il 29% degli occupati, con un aumento del 30%. Un’occhiata ora ai servizi, alle strutture e alla macchina comunale. Gli asili nido sono 2 (posti 87), le materne 5 (posti 638), le scuole elementari 4 (1.034), le medie 3 (638), le aree verdi e parchi hanno una superficie di 150 ettari, i punti luce sono oltre 5 mila, la rete del gas si estende su 64 chilometri, infine quest’anno sono state raccolte oltre 17.885 tonnellate di rifiuti solidi urbani, mentre a fine 2001 saranno circa 18.500, e non è ancora a pieno regime la raccolta differenziata. Il Comune può contare inoltre su 18 mezzi operativi e 55 veicoli, 120 sono i personal computer, i dipendenti sono quasi 200 per un costo di quasi 11 miliardi.

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