venerdì, Aprile 26, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiGranfondo, manna per il lago
Invasione di mountain bike per la corsa della due volte campionessa olimpica Paola Pezzo. Alberghi pieni e gara trasmessa sui più importanti canali televisivi Trenta stand, centinaia di corridori, curiosi e nessun intasamento

Granfondo, manna per il lago

Una vera e propria cittadella della mountain – bike. Il centro lacustre è stato invaso domenica da quasi tremila bikers per la terza edizione della Granfondo Paola Pezzo, occasione per vedere in riva al lago una fornita e curiosa «fiera» dedicata alla popolare bicicletta. Quasi trenta gli stand allestiti lungo corso Regina Adelaide e nella secondaria via San Francesco dove hanno trovato spazio i camper dei vari team.Percorso diventato naturale collegamento tra la zona di partenza, all’estremità nord del paese di fianco al molo di attracco della Navigarda, e quello di arrivo, ad inizio del centro abitato provenendo dalla passeggiata che collega Bardolino a Garda. Un lungolago preso d’assalto da corridori, esperti del settore, appassionati della mountain bike ma soprattutto curiosi dapprima cullati, poi coinvolti infine trascinati dall’onda lunga dei bikers arrivati a capolinea dopo aver lasciato alle spalle 37 chilometri passando per Albisano San Zeno di Montagna e Costermano. Percorso «protetto» dai volontari della Croce bianca che hanno effettuato 56 medicazioni (un ciclista è fratturato una spalla) e immerso nel verde con viste mozzafiato sul Benàco macinato da molti concorrenti con gli occhi fissi sul tubolare della bici. Ma non per tutti. C’è chi ha preferito, seppur con tanto di pettorale in vista, la gita fuori porta tagliando il traguardo a pomeriggio inoltrato come nel caso degli ultimi due giunti sotto lo striscione finale dopo quasi cinque ore dalla partenza. Anche per loro non è mancato l’autografo e la foto con la solare Paola Pezzo, a fine serata con il polso più che le gambe indolenzite. «Oddio sono partita con il numero uno ma la mia non è stata una vera e propria gara. Nessuna fuga, ansia del risultato ma solo una corsa libera da stress, con il piacere di ammirare il paesaggio circostante e controllare un percorso a detta degli stessi partecipanti più fluido, meno stretto, senza intasamenti. Il territorio gardesano d’altronde si presta», conclude la due volte campionessa olimpionica «alle gare di mountain bike. Non bisogna però correre dietro a numeri d’iscitti superiore alle tremila unità: si creerebbero solo inutili ingorghi». Soddisfatto e non poteva certo essere altrimenti il primo cittadino nonchè assessore provinciale al turismo Davide Bendinelli. A lui, in tenuta sportiva, il compito di dare il via alla grande kermesse sportiva che ha visto giungere sulle sponde del Benàco comitive di amanti delle due ruote provenienti da tutta la Penisola, Sicilia compresa, e dall’estero. «E’ una manifestazione che trascende l’evento agonistico e crea un indotto economico non indifferente per Garda con alberghi pieni per un fine settimana in un periodo piatto della stagione turistica. C’è poi il ritorno d’immagine con le riprese televise della gara trasmesse sui più importanti canali sportivi». Chissà se tra queste passerà anche quella dell’improvvido e maleducato ciclista che a metà mattina incurante di tutti ha girato le spalle alla piazza e al porto ha deciso di contribuire all’innalzamento dei livelli del lago.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video