Titolo di studio: laurea in specialità culinarie, partecipazione amicale e passioni culturali. La consegna del prestigioso attestato conferito dalla “Libera università de le Scole alte” si è tenuto nei giorni scorsi nel corso di una serata organizzata dal gruppo locale Noaltèr de Desensà.Il titolo è andato a Athos Ragazzini, per «l’infaticabilità nella preparazione della sua paella, frutto di precedenti frequentazioni in terra di Spagna»; a Nando Pittigliani, per il suo impegno nella diffusione del calendario di Desenzano (con conseguente possibilità di maggiore raccolta fondi); e a Bruno Bresciani – desenzanese ma ora industriale ad Acquafredda – che «oltre agli eccellenti risultati professionali riesce a trovare il tempo per le Mille Miglia».Le lauree sono state consegnate in un’aula magna imbandita al ristorante Il Monastero di Soiano alla presenza di professori, laureati e del magnifico rettore che ha sottoscritto un documento di gemellaggio con La Veggia di Sassuolo. «Si è voluto festeggiare con adeguato riconoscimento alcune persone che con la propria specialità hanno contribuito a rafforzare i vincoli di amicizia, sia nella convivialità che nelle attività verso gli altri – hanno detto alcuni rappresentanti del gruppo – . Il percorso si è arricchito di una nuova facoltà atta a premiare al meglio l’amicizia e l’affetto a Desenzano, una riscoperta delle desenzanità disperse nei tempi ormai passati, ma degne di essere annotate: ben tre riconoscimenti all’amistà desenzanese sono stati dati con consenso di pubblico e larga testimonianza a persone che frequentano la nostra città da numerosi anni e danno amicizia a mani piene ottenendone le adeguate risposte». I premiati sono Gianni Chiesi, Corrado Fontanini e Mario Alvise: i primi due sono industriali di Sassuolo (Modena) con casa a Desenzano «frequentata non solo per i fine settimana di riposo, ma per incontrarsi con i desenzanesi e con loro scambiare allegrie e pene, e raggiungere la soddisfazione di rapporti amicali proficui. Il terzo, ingegnere minerario e geologo, bergamasco, altrettanto attivo e presente, con la dote in aggiunta di essere paziente uditore di chi filosofeggia un po’ troppo».Nel corso della serata, il gruppo Noaltèr de Desensà ha lasciato intendere che non è esclusa la costitituzione di una omonima associazione «aperta al contributo di tutti indipendentemente dalla residenza a Desenzano, ma che siano desenzanesi nell’anima, essendo chiaramente amanti della città, di praticare una cultura dell’amicizia, l’amistà desenzanese e benacense, da condividere con i residenti».
L’iniziativa goliardica ideata dal gruppo di amici «Noaltèr de Desensà»