giovedì, Aprile 18, 2024
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Quelle di Rione e dell'Arcipretale sono assordanti e suonano troppo

Le campane fanno impazzire i rivani

Sono sostanzialmente due i partiti in cui, in questi giorni, i rivani si sono divisi: quelli pro campane e quelli contro. Pur con il campionato di calcio alle prime battute, l’argomento clou nei bar è diventato lo scampanìo delle chiese e, in particolare, quella di San Giuseppe e quella di Santa Maria Assunta. Troppo rumoroso e fonte d’inutili disagi per chi abita nei pressi dei campanili? Facilmente sopportabile ed intoccabile espressione di una radicata tradizione religiosa? Un dibattito acceso e assai sentito, insomma. Noi siamo andati ad ascoltare tutte e due le…campane.«Semplicemente assordanti» affermano all’unisono alcuni dipendenti del Bar Italia e un paio d’avventori del noto locale i cui tavolini si trovano a pochi metri dalle campane di Santa Maria Assunta. «Suonano più volte al giorno, per lunghi minuti e ad un volume insopportabile – continuano i dipendenti – tanto che è praticamente impossibile raccogliere le ordinazioni mentre le campane sono in movimento. Spesso, i clienti non resistono e se ne vanno tappandosi le orecchie».Un frastuono che non poteva non interessare i clienti degli alberghi vicini. «A colazione – spiegano all’Hotel Vittoria in viale Dante – quasi tutti i clienti fanno commenti sul grande “concerto” delle sette. Ma dobbiamo essere sinceri: nessuno s’è mai lamentato più di tanto». All’albergo Giglio, invece, forse anche a causa della posizione più favorevole (o sfavorevole?), le campane si sentono fin troppo bene e le lamentele sono all’ordine del giorno.Sull’altro fronte, don Elio Bragagna, parroco di San Giuseppe, e don Oliviero Delmarco, sacerdote alla chiesa di Santa Maria Assunta, sembrano assai stupiti da queste lamentele. «Grazie al suono delle nuove campane – rivela don Elio – molti parrocchiani mi hanno confessato di sentirsi finalmente parti di una comunità, ma se qualcuno ritiene che suonino troppo a lungo nulla impedisce di ridurne la durata. Sono sempre a disposizione per ascoltare i consigli e le idee di tutti».«Da sempre, le campane sono veri e propri mezzi di comunicazione – spiega, invece, don Oliviero – e il loro rintocco ha diversi significati. Esse possono annunciare gioia o tristezza e, francamente, sconcerta sapere che danno fastidio. L’unica soluzione è ridurre il tempo dei rintocchi».Residente in centro chiede ai sacerdoti di trovare una soluzione:«Parroci, abbiate pietà dei nostri timpani»Se Rione Degasperi piange, il centro storico di Riva non ride. Questo almeno, secondo quanto scrive Sergio De Lucia che, abitando nella centralissima Via Lipella, si trova a fare i conti con i prolungati rintocchi delle campane della chiesa arcipretale.«In riferimento all’articolo apparso sul vostro giornale il 5 ottobre scorso – scrive De Lucia – e riguardante le lamentele di un lettore per il rumore assordante delle campane suonate nel “Rione”, desidero far presente che anche le campane suonate dalla chiesa Arcipretale di S. Maria Assunta in Piazza Cavour creano lo stesso fastidio. Personalmente scrissi più di due mesi fa al parroco (che però ora è stato trasferito altrove) e fino ad oggi non ho avuto alcuna risposta. Nel caso specifico la mia lamentela era diretta particolarmente, non tanto all’intensità del suono (che pure è molto alto) ma al numero veramente esagerato dei rintocchi che non sono mai meno di 70-80!È mai possibile che la Chiesa debba usare il suono delle campane in modo così fastidioso, trasformando una cara tradizione popolare in un atto di poca civiltà che fa apparire l’operato della Chiesa prepotente e irrispettoso del diritto al riposo di tutti e soprattutto di chi lavora fino a notte tarda? Vorrei invitare tutti i lettori sottoposti a questo fastidio a scrivere all’Alto Adige poche righe di adesione a questa civile e giusta protesta sperando che i signori Parroci prendano presto dei provvedimenti per riportare il tutto nei giusti binari del buon senso e della buona civile convivenza. Grazie».

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