venerdì, Marzo 29, 2024
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Domenica, l'inflessibile vigile abruzzese tornerà a Pescara

Multa selvaggia è agli sgoccioli

Spesso si dice che i giornali pubblicano solo brutte notizie. Forse è vero, ma la notizia di oggi è una di quelle che la gente attende con ansia e che, quando arrivano, fanno tirare a tutti un sospiro di sollievo: dopodomani, il vigile urbano che negli ultimi dieci giorni ha distribuito ovunque centinaia di multe lascerà Riva per tornare alla Polizia Municipale di Pescara. Esagerati? Nemmeno per sogno. Il clima di terrore che si è venuto a creare ultimamente tra gli automobilisti è tale che la partenza dell’agente in questione rappresenta per molti senza dubbio una “lieta novella”.Da lunedì, insomma, parcheggiare in centro tornerà ad essere “solo” un’impresa ardua, non più un terribile e costoso incubo.Intendiamoci, non che il vigile abruzzese – da noi grazie ad una serie di collaudati scambi tra Corpi di Polizia – faccia cose fuori dalla norma (inteso in senso letterale). L’incredibile fiscalità con cui egli svolge il compito assegnatogli, però, hanno spinto i rivani ad interpretare come assolutamente persecutorio il suo atteggiamento. Da giorni, ormai, abbandonare anche pochi istanti la macchina per bere un caffè al bar o comperare il pane è un’azione che solo i più temerari Arsenio Lupin dei patentati si possono permettere. Basta un solo, brevissimo istante di disattenzione negli acquisti o “sforare” di due minuti sul tempo del disco orario e, come per incanto, sotto il tergicristallo compare il foglietto dell’ammenda. Una situazione, questa, che ha spinto parecchi automobilisti inferociti a chiamare la nostra redazione per segnalare, spesso in maniera assai colorita, l’operato dell’efficiente vigile.«La gente entra – rivela una commessa di un negozio di viale Dante – ma non è rilassata. Alcuni clienti sono addirittura impauriti e assai impazienti, sbirciano di continuo sulla strada e ci sollecitano più volte a fare in fretta nel confezionare i pacchi.Ma il flagello non interessa solo i clienti dei negozi. Anche tra commesse e titolari s’è ormai diffusa la sindrome da “vittima predestinata”. Anch’essi, come tutti coloro che ne sono affetti, non smettono mai di guardarsi intorno con aria furtiva, lanciano occhiate preoccupate verso la zona in cui hanno parcheggiato la vettura e controllano di continuo l’orologio. Obbligatoria, quindi, una telefonata al Comando della Polizia Municipale di viale delle Magnolie dove, però, i responsabili del Corpo sono assenti. Comandante e vice comandante sono in ferie (un caso?) e chi risponde al telefono sembra conoscere in anticipo l’argomento della chiamata e dà l’impressione d’esserne poco felice. Domenica, tutto finirà anche per loro.

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