sabato, Aprile 20, 2024
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Regione e Provincia appoggiano l’idea. In discussione il corso in Scienze per l’ambiente della Cattolica

Nell’ala nord del Castello c’è spazio per l’università

Parte del Castello di Desenzano potrebbe divenire sede del nuovo corso di laurea in Scienze per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile presentato ufficialmente ieri l’altro dal Magnifico Rettore dell’Università Cattolica di Brescia, professor Sergio Zaninelli. Garanti dell’operazione, proposta dall’assessore all’Urbanistica di Desenzano Orlando Farinelli, sono Enzo Cossu e Franco Nicoli Cristiani, rispettivamente assessore provinciale e regionale all’Ambiente. I due esponenti hanno infatti «assicurato la massima collaborazione necessaria – si legge in una nota – anche per rendere operativa la prestigiosa sede del Castello di Desenzano». Farinelli, dal canto suo, ha confermato «l’intenzione e la volonta dell’amministrazione comunale di procedere con la massima sollecitudine alla realizzazione di questo ambizioso progetto». Il nuovo corso di laurea verrà affiancato a una nuova struttura operativa, fondata in collaborazione con la Regione Lombardia e la Fondazione Cariplo, denominata Centro di Ricerche per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile della Lombardia, più nota con la sigla Crasl. Ecco spiegato il motivo del coinvolgimento e degli stanziamenti previsti da parte della Regione e della Provincia. Il programma di questa nuova attività formativa nasce per lo studio dello sviluppo economico entro i vincoli posti dagli equilibri ambientali e prevede la costituzione di un osservatorio permanente in Lombardia. Ebbene, Desenzano ha offerto, con grande soddisfazione dell’Università Cattolica, la parte nord dell’antico castello, situato a Capolaterra, per ospitare il nuovo centro di ricerche e la futura sede universitaria, mentre i locali dell’Istituto di Geofisica e Bioclimatologia del Garda (diretto dal professor Gianfranco Bertazzi) sarebbero utilizzati per accogliere il laboratorio scientifico e le apparecchiature. L’immobile, parte già ristrutturato, verrà ora risistemato e recuperato per poi essere concesso in affitto all’Università bresciana. Il progetto preliminare è già stato redatto, attende solo di essere inoltrato, per il parere, alla Soprintendenza ai Beni Architettonici di Brescia. Sarebbe, senza dubbio, una buona idea quella di destinare, anche solo una parte, il Castello ad iniziative culturali o di studio. Di un ateneo che potesse varcare le sue porte a dire il vero si era già parlato durante la Giunta Rocca. Si trattava, per la precisione, di una università inglese che, una volta ristrutturato l’intero immobile, avrebbe trasferito dalla nebbiosa e umida terra inglese a quella sicuramente ben più soleggiata e mite del lago di Garda, studenti e corsi universitari. Ma non se ne fece più nulla, sia per i costi proibitivi a cui sarebbe dovuta andare incontro l’amministrazione, sia perchè, nel frattempo, la giunta di centrosinistra venne battuta dal Polo. Adesso, pur non investendo l’intero complesso, si comincia timidamente ad affacciare qualche ipotesi di intervento.

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