venerdì, Aprile 19, 2024
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Secondo le prime stime circa 70mila persone sono arrivate in città per ammirare lo spettacolo. Rubato un orologio e una rissa spenta sul nascere Frizzi & C. hanno contestato la riapertura "ad invito" dell'ex discoteca

Notte di Fiaba con protesta al Tiffany

Notte di fiaba con contestazione, quella svoltasi ieri in una Riva affollata all’inverosimile. Tutto ha avuto inizio poco dopo le 21, quando Rocco Frizzi, Maurizio Zambarda, Giordano Modena e un folto gruppetto di rivani si sono riuniti davanti al Tiffany per contestare il sindaco e la sua scelta di riaprire “su invito” la gloriosa discoteca. Applausi ironici, un battibecco con l’assessore Marino, un successivo chiarimento con il primo cittadino e poi, la decisione di far salire due famiglie “non vip”.Le prime critiche agli inviti del sindaco, erano arrivate dal consigliere comunale di An Giuseppe Ravanneli, ma ieri sera, davanti all’ex dancing, c’erano rappresentati di tutti gli schieramenti d’opposizione, da Frizzi dell’Òra a Modena di Forza Italia. «Il Tiffany è chiuso ormai da un anno – spiegava Rocco Frizzi a chi gli chiedeva lumi- ma al sindaco è venuta la bell’idea di aprirlo proprio stasera, per invitare i proprio amici a guardare lo spettacolo pirotecnico da una posizione privilegiata. Ci è sembrata una cosa scorretta e di cattivo gusto nei confronti di tutti i rivani e così, abbiamo deciso di fotocopiare gli inviti che Paolo Matteotti aveva fatto arrivare ai cosidetti “vip” e li abbiamo distribuiti a centinaia tra la gente». Alla fine, dopo applausi ironici che hanno preso di mira assessori, autorità civili e anche il senatore Renzo Michelini, si è giunti ad un compromesso: fare entrare anche due famiglie (una arcense e una rivana: 8 persone in tutto) scelte dai contestatori tra i passanti. «Una concessione da reuccio – è il commento caustico di Zambarda – che non ci soddisfa certo». Unici nei: verso le 20, il furto di un orologio, sfilato dal polso del proprietario in via Bastione e l’accenno di rissa vicino alla casa Rossa tra ragazzi che forse avevano esagerato con le libagioni. All’arrivo delle forze dell’ordine tutto era finito e i litiganti fuggiti. Per il resto, lo spettacolo pirotecnico della “Notte di Fiaba” che quest’anno, in tema con la favola di Biancaneve e i 7 nani, era intitolato “Specchio delle mie brame”, ha confermato tutto il suo fascino. Le prime approssimative stime fissano all’incredibile numero di 70mila le persone giunte da ogni angolo della regione e dalle province vicine. A migliaia, grandi e piccini, si sono tuffati nell’atmosfera fantastica già nel pomeriggio, prendendo d’assalto il mercatino di piazza Cavour, ammirando le coloratissime scenografie realizzate dai maestri di Viareggio o camminando tra frotte di nani e ingozzandosi di dolciumi. Alle 22, il primo botto ha illuminato il Garda e per la classica mezz’ora, la folla è rimasta a bocca aperta, naso all’insù, assiepata su tutto il lungolago ad ammirare lo show, prodotto come accade dal ’96, dalla Martarello di Arquà Polesine che ieri ha utilizzato 20 quintali di botti. Tre le chiatte su cui erano stati piazzati i fuochi, più una base a Punta Lido e una nella galleria dismessa sulla Gardesana. La notte è proseguita fino alle ore piccole con la dance in piazza Catena e con il jazz in piazza Cavour.

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