venerdì, Aprile 19, 2024
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Al via corsi per far conoscere agli appassionati le differenze tra commestibili e velenosi. Sul Baldo molte specie anche rare Centinaia i raccoglitori ogni anno

Paradiso dei cercatori di funghi

«Il Baldo è una montagna particolare perché possiede tutte le fasce climatiche, da quella mediterranea all’artica ed è questo il motivo per cui qui, siccità a parte, crescono funghi di tutte le specie», dice Paolo Cugildi, presidente del gruppo micologico Orto d’Europa Francesco Calzolari di Caprino. «Sono più di un migliaio le persone che hanno partecipato ai corsi di micologia di base, agli incontri di botanica e alle uscite didattiche che l’associazione organizza ogni anno». Nei prossimi giorni ne inizieranno due in collaborazione con la Comunità montana del Baldo. Il primo è iniziato ieri sera, nella sede del gruppo a Pazzon. Il secondo invece comincia stasera, e proseguirà tutti i martedì alle 21, nella sala consiliare di Rivalta. Il Baldo è una montagna molto praticata dai cercatori di funghi. A tutt’oggi le autorizzazioni rilasciate da Comunità montana e comuni della zona per la raccolta di funghi sono circa 1.600. «Per lo più si tratta di residenti entro la Comunità montana, ma molti vengono da fuori provincia o da fuori regione, Mantova e Brescia soprattutto», spiegano i funzionari dell’ente. Per la maggior parte hanno un’età media compresa fra i 26 e i 65 anni. Seguono gli ultrasessantacinquenni, e pochi i giovani fra 14 e 25 anni.

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