giovedì, Marzo 28, 2024
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Venerdì e sabato A Palazzo Capitani e alla Fraglia vela

«Post poliomielite», esperti mondiali a convegno sul lago

Un convegno con medici ed esperti internazionali per confrontarsi a livello scientifico ma anche per fare il punto sulla nascita, all'ospedale di Malcesine, del Centro di riferimento nazionale per lo studio e la cura degli esiti tardivi della poliomielite. Si intitola «Sindrome post- polio: indagine epidemiologica, clinica, diagnostica e prospettive terapeutiche», ed occuperà venerdi il prestigioso Palazzo dei Capitani, simbolo del paese, e sabato la nuova Fraglia della vela a Navene.I lavori inizieranno venerdì alle 9 con il saluto del sindaco di Malcesine, Giuseppe Lombardi, di Renato Piccoli, direttore generale dell'Ulss 22, e di Valerio Alberti, suo omologo all'Azienda ospedaliera di Verona. Le due sessioni, al mattino e al pomeriggio, vedranno l'alternarsi di relatori italiani e stranieri, tutti intenti nel delineare gli esami clinici, l'epidemiologia, le indagini strumentali e i presidi terapeutici della «sindrome post-polio», ovvero il complesso di sintomi e patologie tardive dei pazienti che, da giovani, erano rimasti colpiti dalla poliomielite.«La prima giornata», ha illustrato il dottor Bruno Danzi, primario della riabilitazione all'ospedale di Malcesine e principale organizzatore dell'appuntamento scientifico assieme ad Ulss 22 e Azienda ospedaliera, «è dedicata ai medici, mentre la seconda più ai pazienti poliomielitici e agli aspetti politici delle vicende dell'ospedale. Grazie alla collaborazione con l'Aidm (associazione interregionale dei disabili motori) di Roberto Bassi sono attesi centinaia di pazienti da tutta Italia».Su tutti, la lezione magistrale di un'ora, prevista per sabato alle 15 alla Fraglia, sulle prospettive terapeutiche della sindrome post-polio, tenuta dal professore svedese Gonzales, considerato il maggiore esperto mondiale di questa patologia. «In Italia», continua Danzi, «ci sono 80 mila pazienti che, negli anni 40 e 50, avevano contratto la poliomielite. La malattia può essere suddivisa in tre fasi: quella acuta, quella del recupero e poi la fase di stabilizzazione dei problemi. Quest'ultima può durare anche 30 o 40 anni ma sovente è seguita da un'altra fase, in Italia molto poco conosciuta, di recrudescenza dei sintomi. Questo è dovuto al progressivo coinvolgimento e usura di muscolatura, articolazioni e nervi, apparentemente in buono stato fino a quel momento. E proprio per la lunga latenza tra la stabilizzazione e la ricomparsa dei sintomi in Italia sono scomparsi, con la poliomielite, anche i centri che se ne occupavano. Malcesine è rimasto l'unico centro nazionale con una cinquantennale esperienza sul problema. E, dato che chi ricade nei sintomi della poliomielite spesso aggrava la propria disabilità, c'è la necessità di costituire qui un Centro di riferimento nazionale per la cura della sindrome post-polio».«Per la prima volta», concludono Danzi e Roberto Bassi, «finalmente questo concetto è entrato anche nella visione dei politici. Grazie alla disponibilità dell'assessore regionale alle politiche sanitarie, , il traguardo pare a portata di mano. Se il ministero della Salute vorrà confermare le promesse fatte il 10 agosto dal sottosegretario Antonio Gaglione, l'ospedale di Malcesine, in collaborazione con la neurologia dell' di Verona, sarà in grado di dare risposte sanitarie adeguate alle esigenze dei poliomielitici rimasti in Italia».Bassi sabato aprirà la sessione dedicata ai trattamenti riabilitativi della spalla, del ginocchio, del piede dei poliomielitici, trattate da esperti in questi settori ultraspecialistici. Anticipa: «Ci sarà spazio anche per la relazione sull' attività dell'Aidm e il confronto con i politici, tra i quali attendiamo l'assessore regionale Flavio Tosi, funzionari del ministero della Salute, consiglieri regionali, deputati e senatori di tutti gli schieramenti visto il progetto di legge presentato al Senato e, a breve, anche alla Camera, proprio per istituire a Malcesine il Centro di riferimento nazionale».Interessante dovrebbe essere anche la relazione del direttore generale della Ulss 22, Renato Piccoli, per quanto riguarda il bando di gestione per l'ospedale.

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