martedì, Marzo 19, 2024
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Dalle agenzie britanniche inviti a incrementare «la sicurezza» negli hotel: il preludio a possibili disdette nelle prenotazioni? Venti di guerra e paura del terrorismo si ripercuotono sul turismo

«Proteggete la nostra clientela, please»

Sul Garda trentino l'anno 2002, turisticamente parlando, era stato «salvato» dagli inglesi. Alla conta finale s'era infatti registrata una leggerissima flessione delle presenze totali. Ma ci si era subito anche accorti che se la «debacle» del mercato tedesco (in crisi economica vertiginosa) non fosse stata bilanciata da un considerevole incremento dei turisti britannici, quella flessione sarebbe stata un autentico flop. Ora – mentre gli alberghi si preparano alle prenotazioni della prossima stagione – ci si accorge di un nuovo terribile fattore che potrebbe deteriorare anche il fronte inglese: i venti di guerra.Non è la solita invenzione degli operatori locali per piangersi addosso. I venti di guerra, che soffiano anche in Europa, possono condizionare pesantemente anche un'economia turistica come quella gardesana, da sempre ritenuta un'«isola felice». Sono ormai decine le lettere che le agenzie turistiche britanniche hanno indirizzato agli albergatori e agli operatori del Garda, richiamandoli alla massima attenzione sul fronte della «sicurezza». Ne abbiamo tradotto una (di cui riportiamo l'originale nell'immagine) che ben fotografa il clima:«Siamo sicuri – scrive un'agenzia inglese ad un albergatore rivano – che Lei condivide la nostra opinione: salute e sicurezza dei clienti devono sempre essere una priorità. Gli atti di terrorismo e la situazione odierna con l'Iraq rappresentano un pericolo in ogni momento e in ogni posto del mondo. Inoltre pare che in alcuni casi proprio le strutture utilizzate da visitatori stranieri siano prese di mira dai terroristi. Noi, proprio per questo motivo, dobbiamo essere estremamente vigili ed attenti ad ogni potenziale pericolo. Quindi chiediamo a Lei, assieme a tutti nostri fornitori di servizi, di aggiornare i suoi dispositivi di sicurezza, in modo che possa essere soddisfatto d'aver adottato ogni precauzione per la protezione dei clienti e, allo stesso modo, dello staff.Le suggeriamo anche di prendere contatto con l'autorità di governo e la , per ottenere ogni possibile suggerimento in merito alle precauzioni di sicurezza che possono essere adottate. Apprezzeremo molto la sua completa cooperazione in questo importante frangente, sempre che non abbia già provveduto».Cosa significano lettere di questo tenore? Semplicemente che le agenzie britanniche gradirebbero sistemi d'allarme negli hotels e magari forme di «security» nelle hall?Probabilmente no. E improponibile pensare – nella grande confusione estiva gardesana – ad un turismo «blindato». Molto più probabilmente le raccomandazioni delle agenzie agli operatori nostrani servono, a chi le scrive, per mostrare ai potenziali clienti un interessamento «attivo» sul frone della sicurezza. Bisogna immaginarsi, quindi, una clientela inglese titubante, timorosa, paurosa di quello che potrà succedere a mettersi in viaggio in un clima di guerra. Quelle lettere – dicono insomma gli operatori nostrani a cui sono indizzate – potrebbero essere l'estremo tentativo dei tour operator inglesi di bloccare disdette e ripiegamenti della clientela.C'è da essere preoccupati.

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