Il cambio di proprietà non dovrebbe mutare la gestione. Il Gruppo Renova, colosso del gas. Villa Feltrinelli ceduta al magnate del petrolio Victor Vekselberg

Soldi russi per l’hotel dei vip

11/01/2007 in Attualità
Di Luca Delpozzo
Bruno Festa

Vil­la Fel­trinel­li di Gargnano, ulti­ma dimo­ra di Ben­i­to Mus­soli­ni tra il 1943 ed il 1945, da qualche anno trasfor­ma­ta in hotel esclu­si­vo e di lus­so, è nuo­va­mente pas­sa­ta di mano. Bob Burns, inglese con res­i­den­za ad Hong Kong, tito­lare del­la Pharmim­pex, pro­pri­etaria del­la Vil­la, ha cedu­to a Vic­tor Vek­sel­berg, mag­nate rus­so che si occu­pa, attra­ver­so «Ren­o­va», di petro­lio, gas, allu­minio, man­ganese e altri inves­ti­men­ti, sia in Rus­sia che in altri Pae­si, a par­tire dal Sud Africa. Nel 2005 gli affari del grup­po Ren­o­va, un vero e pro­prio colos­so finanziario che con­ta 100.000 dipen­den­ti, han­no toc­ca­to i nove mil­iar­di di dol­lari e, di recente, è sta­to incre­men­ta­to il pro­gram­ma di inves­ti­men­ti per il con­sumo di gas in sei regioni del­l’ex Unione Sovi­et­i­ca. La sola rete di dis­tribuzione del gas, gesti­ta da Ren­o­va, si estende su 13.500 chilometri.Di cifre uffi­ciali rel­a­tive alla transazioni non si par­la, nat­u­ral­mente, ma una delle trat­ta­tive avvi­ate qualche mese fa (Bres­ciaog­gi ne ave­va par­la­to in due occa­sioni lo scor­so autun­no, il 7 ed il 26 novem­bre) ruo­ta­va attorno a 90 mil­ioni di euro per l’in­tera pro­pri­età. L’im­mo­bile ed i due ettari di par­co infat­ti si trovano in posizione invidi­a­bile a Nord di Gargnano, diret­ta­mente sul lago. La vil­la-hotel attual­mente è com­pos­ta da un edi­fi­cio prin­ci­pale cui si accostano altri fab­bri­cati e la limonaia.Al val­ore dell’immobile e del­la posizione si aggiun­gono l’im­por­tan­za stor­i­ca, lega­ta per un ver­so alla flori­da borgh­e­sia garde­sana del Nove­cen­to, con i Fel­trinel­li a las­cia­re il seg­no sul Gar­da, e per l’al­tro al sog­giorno di Ben­i­to Mus­soli­ni, che da qui guidò per 18 mesi l’avven­tu­ra del­la Repub­bli­ca sociale ital­iana, con­clusasi con la scon­fit­ta del fas­cis­mo e l’esecuzione del Duce nel­la zona di Dongo.A fronte del cam­bio del­la pro­pri­età di Vil­la Fel­trinel­li, nul­la invece dovrebbe mutare per gli aspet­ti che riguardano la ges­tione del­l’ho­tel, che dovrebbe pro­cedere come per il pas­sato: cli­en­ti di ran­go, dal portafoglio coraz­za­to e mas­si­ma ris­er­vatez­za da parte del personale.Quanto al con­siglio di ammin­is­trazione, qualche mod­i­fi­ca si è ver­i­fi­ca­ta dopo le dimis­sioni col­let­tive, suc­ces­sive alla ces­sione del­la pro­pri­età. Qua­si tutte le dimis­sioni, però, sono state respinte ed i con­siglieri restano per­tan­to al loro pos­to. Ma in un paio di casi, rel­a­tivi ai «gran­di nomi», le sos­ti­tuzioni sono avvenute ed ora in Con­siglio siedono i rap­p­re­sen­tan­ti del­la nuo­va pro­pri­età, che è eserci­ta­ta attra­ver­so una soci­età svizzera che, a sua vol­ta, ha nom­i­na­to due legali milane­si per rap­p­re­sen­tar­la. Silen­zio asso­lu­to per ora, è ovvio, sui nomi.Il pen­siero corre adesso al futuro di Vil­la Fel­trinel­li, che con­ta una ses­san­ti­na di dipen­den­ti. C’è atte­sa soprat­tut­to per gli inves­ti­men­ti che i nuovi pro­pri­etari saran­no dis­posti a met­tere in campo.Tra le voci bene infor­mate che cor­rono adesso, ce ne sono che par­lano con un cer­to ottimis­mo di un ampli­a­men­to del­l’at­tiv­ità, che potrebbe allargare l’op­er­a­tiv­ità all’in­tero anno, sen­za essere lim­i­ta­ta sola­mente alla sta­gione che si estende da aprile a otto­bre, come accade ora, segui­ta dal­la chiusura dei bat­ten­ti nei mesi inver­nali. Se la scelta andasse davvero in ques­ta direzione, una oppor­tu­nità — per ora solo ipo­tiz­za­ta — sarebbe cos­ti­tui­ta dal­l’avvio di una «Beau­ty Farm». Ipote­si inter­es­sante e che, sul Gar­da, con­ta già molti e col­lau­dati esem­pi (come l’Im­pe­r­i­al a Limone o il Par­adiso a Fasano, per citarne un paio), ma che a Vil­la Fel­trinel­li richiederebbe accorg­i­men­ti par­ti­co­lari, che pos­sano con­sen­tire agli ospi­ti sposta­men­ti rapi­di e como­di per il trasfer­i­men­to dai nuovi spazi, che ver­reb­bero creati, ver­so le attuali camere, col­lo­cate nel­l’ed­i­fi­cio storico.Ad oggi, Vil­la Fel­trinel­li opera con una venti­na di camere, che sono dis­tribuite tra il cor­po cen­trale del­l’al­ber­go e le lus­su­ose depen­dance. I prezzi sono già esclu­sivi ed oscil­lano tra i 700 ed i 3.200 euro a notte. Saran­no cer­ta­mente des­ti­nati ad un ulte­ri­ore incre­men­to, in caso la scelta di una trasfor­mazione in lus­su­osa «beau­ty farm» dovesse avere un seguito.«Nessun com­men­to», infine, è quan­to ci si sente rispon­dere dal­lo stu­dio «Sir­a­cusa» di Bres­cia, che segue gli inter­es­si ammin­is­tra­tivi e legali di Vil­la Fel­trinel­li. Con corte­sia, Clau­dia Sir­a­cusa dice di «non avere infor­mazioni in mer­i­to». La Vil­la non è in attiv­ità in questo momen­to ma il diret­tore Markus Oder­matt, che ieri non si trova­va in Italia, oggi sarà a Gargnano.In questi anni di attiv­ità, Vil­la Fel­trinel­li ha avu­to ospi­ti impor­tan­ti, pro­tet­ti da una rigi­da ris­er­vatez­za. Molti l’han­no scelta per le loro nozze. In un caso, vi ha sog­gior­na­to l’ex pres­i­dente amer­i­cano Bill Clin­ton, in Europa per il mat­ri­mo­nio del­l’erede al trono di Spagna. La notizia trapelò sola­mente dopo la parten­za del per­son­ag­gio. In un altro caso fu l’attore Richard Gere a riposare in riva al lago, ma fu pro­prio lui a vol­ere fare quat­tro pas­si in paese, man­dan­do in vis­i­bilio le sue fans. Una cosa però è cer­ta: a fare la parte del leone, con la loro pre­sen­za ed i loro sol­di, fino ad ora sono sta­ti gli stranieri, statu­niten­si in tes­ta.

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