venerdì, Aprile 19, 2024
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La Spiaggia degli Olivi, vanto degli anni Trenta, relegata in un ruolo marginale

Splendida settantenne in attesa di maquillage

La data sull’atto ufficiale di nascita della Spiaggia degli Olivi è quella del 3 giugno 1934, dodicesimo dell’era fascista. Passati quasi settant’anni, e riciclata l’opera secondo i dettami delle mode, non finisce l’incrociarsi delle ipotesi di riutilizzo. Le idee ruotano intorno all’esigenza indiscutibile d’una piscina sportiva in riva al lago, infrastruttura di cui sono dotati tutti i paesotti dell’Alto Adige, pure Spiazzo, pure Andalo: ma non Riva, per quanto strano od incredibile possa suonare. E la piscina, nel progetto originale di Giancarlo Maroni, poteva anche esserci già.L’architetto progettista infatti aveva disegnato una passerella all’esterno del semicerchio compreso fra i due corpi sporgenti del trampolino e della sede della Fraglia ed usato ancora negli anni Sessanta come bagno per i più piccoli data la scarsa profondità. Ne restava un tondo centrale, usato per prendere il sole. Fu Mario Matteotti a rispolverare in anni più recenti l’idea di Maroni. Scavando ed impermeabilizzando il fondo della mezzaluna, preventivamente chiuso verso sud, dalla parte del molo, la piscina sarebbe stata bell’e fatta, con eventuale utilizzo dell’acqua del lago. L’architetto Camillo Zucchelli si spinse fino alla realizzazione di un plastico, tuttora custodito all’Ufficio tecnico del comune rivano. Winkler, nel suo etto di sistemazione urbanistica della fascia lago, accolse il suggerimento: la piscina alla spiaggia degli Olivi è prevista dall’architetto bavarese. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’ultima rivisitazione urbanistica dell’area, quella dell’architetto Cecchetto. Nel programma illustrato dal presidente di Lido di Riva, Mauro Malfer, c’è un asse pedonale, a metà fra lungolago e viale Rovereto, in diretta prosecuzione di viale delle Magnolie, attraverso l’ex autostazione. Alla sua estremità occidentale la spiaggia, con la sua funzione di circolo forestieri e piscina turistica, inserita in un’area vocata allo sport ed al tempo libero che comprende il porto della Fraglia. Le buone intenzioni dunque ci sono. Resta al solito il trascurabile problema del finanziamento miliardario necessario per transitare dal libro dei sogni alla realtà. Prendiamola come politica turistica…

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