Intoppi nella procedura per la realizzazione del centro sportivo di Gaino, la frazione collinare di Toscolano Maderno. «Il vincitore della gara si è ritirato, e il secondo classificato non ha le carte in regola – ha detto il sindaco Paolo Elena, che guida il Polo -. Dovremo ripartire. Chiederò all’Ufficio tecnico del comune di redigere un progetto preliminare. Dopodichè torneremo a Gaino, a presentarlo alla popolazione. Il centro sportivo deve piacere a tutti. Aggiungo che la legge Merloni di fine luglio impone di rispettare determinate formalità». Per evitare che la frazione diventi un dormitorio (esiste un solo bar, in mezzo a tanti appartamenti), «dobbiamo puntare sulla nuova iniziativa: è il prezzo minore da pagare – aveva detto a suo tempo Elena -. Il municipio è proprietario di un’area di 20 mila metri quadrati, incolta da anni. La metteremo a disposizione dei privati, i quali costruiranno l’impianto e lo gestiranno per 25-30 anni. Alla fine, il tutto passerà in proprietà all’ente pubblico». Questo l’elenco delle opere: due campi di calcio (uno in terra battuta, da undici, sul quale potrà accedere qualcuna delle sette squadre giovanili del Toscolano, visto che lo stadio «Ugo Locatelli» in via Religione deve fare gli straordinari, l’altro in materiale sintetico per il calcetto), gli spogliatoi, i servizi e l’infermeria, il chiosco con ristorante, bar, pizzeria e sala riunioni, la piastra per la sagra estiva (nel periodo restante verrà adibita a parcheggio e a rettangolo-basket o pallavolo). E ancora, il parco giochi riservato ai bambini, almeno due tennis e uno di bocce, la palestra per il fitness, l’alloggio del custode, la piscina (non ancora deciso se puntare su una all’aperto o su una coperta, in ogni caso dovrà avere almeno una profondità di quattro metri e mezzo, in modo da consentire l’effettuazione di corsi per sub), l’abitazione del custode. Volumetria 6 mila metri cubi. Un investimento da 5 miliardi. Con possibilità di costruire anche un albergo da 25 stanze, per il quale è comunque indispensabile una variante. Un’operazione non condivisa da tutti, a causa dell’impatto ambientale. Un ulteriore nodo da risolvere riguarda la strada che sale dalla 45 bis, in certi punti molto stretta e tortuosa. Successivamente è stato predisposto un bando. Alla gara hanno partecipato due gruppi, e una commissione ha attribuito i punteggi in base a numerosi parametri: il valore tecnico ed estetico, i materiali usati, i tempi di esecuzione, la durata della gestione (25, 30 anni o un periodo differente?), ecc. Ma alla fine il vincitore ha gettato la spugna, e l’altro è stato escluso. Bisogna ricominciare da capo, quindi. Il centrosinistra (l’ex sindaco Silvano Boni, Giorgio Pippa, Daniela Vassalini) e l’ambientalista Cristina Milani hanno abbandonato l’aula prima che il sindaco parlasse. «Noi avevamo chiesto la convocazione del consiglio per discutere dell’argomento – hanno scritto i quattro al Prefetto e al Difensore civico -. Il sindaco rispondeva che, agli atti, non esiste un progetto preliminare. E allora, quello approvato in aprile, redatto dall’ing. Giovanni Fior, per un ammontare di 5 miliardi e 535 milioni?».
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Intoppi nella procedura per la realizzazione del centro sportivo di Gaino, la frazione collinare di Toscolano Maderno.
Tutto da rifare per il Centro sportivo: il vincitore si è ritirato
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