lunedì, Luglio 7, 2025
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Entro il 25 febbraio inizieranno i lavori di costruzione del nuovo tunnel che collegherà Riva del Garda a Limone e già a luglio si potrà transitare nella galleria nuova di zecca.

La galleria per Limone sarà aperta entro luglio

Entro il 25 febbraio inizieranno i lavori di costruzione del nuovo tunnel che collegherà Riva del Garda a Limone e già a luglio si potrà transitare nella galleria nuova di zecca. Lo ha deciso la giunta della Provincia autonoma di Trento, che ha investito per quest’opera 75 miliardi di cui 28 serviranno per i lavori più urgenti e il resto per quelli di rifinitura. «Questo provvedimento», ha dichiarato il presidente provinciale trentino Lorenzo Dellai, «è un’ulteriore conferma dell’efficienza dei servizi provinciali competenti, che ancora una volta hanno dimostrato una grande capacità operativa nell’affrontare una situazione di emergenza». Il progetto esecutivo è stato approvato dalla Conferenza dei servizi, di cui fa parte anche la Provincia di Brescia. «La galleria», ha detto l’assessore ai Lavori pubblici della provincia di Brescia, Mauro Parolini, «sarà scavata su tre fronti di avanzamento, uno centrale e due alle estremità del tunnel. L’opera verrà conclusa in 150 giorni, 20 dei quali necessari per allestire i cantieri». Si avanzerà nella montagna per 21 metri al giorno, sette per ognuno dei tre fronti aperti. Quotidianamente saranno rimossi 1.600 metri cubi di roccia. La strada che verrà realizzata avrà una larghezza di 9 metri e 90 centimetri e sarà dotata di tre cunicoli di sicurezza, i quali sbucheranno sull’attuale tracciato della 45 bis. La prima parte dei lavori si concluderà entro il 30 luglio. «A quel punto», ha concluso l’assessore ai lavori pubblici Parolini, «la carreggiata sarà asfaltata e percorribile in entrambe le direzioni e verranno attivati gli impianti provvisori di illuminazione e areazione». Nulla da fare, invece, per la ventilata apertura anche soltanto parziale al transito privato del tratto di Gardesana occidentale coperto dalla frana di due mesi fa. Sulla strada litoranea, infatti, potranno passare solamente i mezzi impegnati nei lavori di costruzione del nuovo tunnel. I lavori di bonifica delle pareti di roccia pericolanti – che minacciano dall’alto la strada litoranea – per i quali sono stati stanziati dalla Provincia autonoma di Trento quattro miliardi, servono esclusivamente per garantire un minimo di sicurezza ai camion che trasporteranno il materiale di risulta dello scavo, attraverso un tunnel di servizio lungo circa 150 metri, e di lì fino ai luoghi di scarico. In altre parole, consentire ad automobili, pullman e quant’altro di transitare da quelle parti rimane troppo pericoloso, almeno fino a quando non sarà pronta la nuova galleria. Luca Belligoli

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