La trasferta di ieri a Trento ha dato frutti importanti, anzi decisivi. Il gruppo di amministratori e operatori turistici bresciani che hanno incontrato i colleghi della Provincia autonoma sono tornati a casa con due indicazioni sulle quali esprimersi. La scelta è stata quasi obbligata, ma l’obiettivo era fondamentale. Dopo l’apertura per il periodo pasquale (dal 22 marzo), i lavori riprenderanno a tamburo battente con l’impegno a rendere agibile la galleria per il 10 maggio. In questo periodo il tunnel sarà aperto solo di giorno, a senso unico alternato, ma non potranno transitare i bus. La scelta sarà comunicata a Trento questa mattina. I tempi strettissimi hanno indotto gli amministratori all’ennesimo tour de force. Un incontro si è svolto nella serata di ieri in Comunità montana a Villa di Gargnano. Nel tardo pomeriggio di ieri, inoltre, anche a Limone si era svolto un convegno tra amministratori del paese e operatori turistici, per illustrare i risultati e le prospettive dopo il faccia a faccia che avevano avuto nella tarda mattinata. All’assise di Trento erano presenti per la Provincia autonoma, l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Sergio Muraro, l’ingegnere capo Raffaele de Col e altri tre collaboratori. Bresciani in formazione massiccia attorno al tavolo, a partire dai sindaci Battista Martinelli (Limone), Manlio Bonincontri (Tignale), Marcello Festa (Gargnano). Con loro, l’assessore provinciale al Turismo, Ermes Buffoli, l’assessore ai Lavori pubblici in Comunità Montana, Pier Emidio Baldassarri, il presidente del «Consorzio Riviera dei Limoni», Chicco Risatti, i presidenti delle Associazioni albergatori limonesi (Gianfranco Montagnoli) e commercianti (Walter Risatti). L’amministrazione limonese era rappresentata anche da due consiglieri delle minoranze: Guido Tosi e Vittorio Girardi. Stretto il ventaglio delle ipotesi formulate: due, si diceva. E tra queste non è citata quella che – alla vigilia – pareva essere l’indicazione che i bresciani ritenevano maggiormente accreditabile, ovvero lo slittamento all’autunno dei lavori di completamento della nuova galleria «Epica», in modo da affrontare e risolvere quello che fino a ieri era il vero problema: il passaggio dei bus turistici. Infatti, a causa dell’armatura per il rivestimento del tunnel, i bus sarebbero impossibilitati a transitare. Ma l’ipotesi è stata esclusa a priori dai trentini, che preferiscono invece scrivere una volta per tutte la parola fine attorno a quel tratto di Gardesana, in modo da risolvere definitivamente il problema del collegamento con la nostra provincia. Dopodiché, se guai ci saranno, questi potranno accadere solo in terra bresciana. Le due ipotesi attorno alle quali hanno discusso ieri sindaci, rappresentanti degli albergatori e amministratori della Comunità montana si possono brevemente sintetizzare in questo modo. È certo che la strada verrà aperta il 22 marzo e il transito sarà possibile fino al 4 aprile, sia alle autovetture che ai bus. E dopo? La prima ipotesi – quella che è stata alla fine accettata – prevede l’apertura della galleria a senso unico alternato solo di giorno per le macchine e tutti i mezzi inferiori ai tre metri di altezza, con conseguente esclusione dei bus. La data di possibile completamento dei lavori andrebbe in questo modo a collocarsi attorno al 10 maggio. La seconda ipotesi si differenzia per il fatto che permetterebbe il passaggio di qualsiasi mezzo di trasporto, corriere comprese. Varierebbero, però, gli orari di transito, che sarebbero consentiti solamente per 3 ore la mattina (verosimilmente tra le 6 e le 9 o tra le 7 e le 10) e per altre 3 ore nel pomeriggio (dalle 18 alle 21 o dalle 19 alle 22). Per tutte le altre ore della giornata ci sarebbe lo stop al traffico. Questa seconda ipotesi aveva però un tallone d’Achille, ovvero avrebbe obbligato a prolungare i tempi di realizzazione delle opere e avrebbe portato l’apertura definitiva della strada a fine maggio, nella migliore delle soluzioni. In ogni caso, il contratto d’appalto fissa nel 22 luglio la data ultima per la consegna. A questo punto, si può dire che la scelta è stata influenzata non poco dalle date, considerando che la festività della Pentecoste – e i «ponti» che le fanno da corona – cade il 19 maggio. Si tratta di appuntamenti che i turisti d’oltralpe amano parecchio e che – in genere – permettono agli operatori turistici gardesani di avere il polso della stagione estiva. I limonesi hanno operato subito la loro scelta: meglio la prima ipotesi, che garantisce l’apertura il 10 maggio, anche a costo dello stop ai bus dal 5 aprile al termine delle opere. Troppo rischiosa l’altra scelta, invece, con i tempi che verrebbero dilatati.