«Un mestiere che fanno persone qualificate»

Professione bagnino. Un lavoro che nell’immaginario collettivo richiama i famosi «lifeguards», i bagnini californiani noti in tutto il mondo grazie alla fortunata serie televisiva con protagonista la bionda Pamela Anderson. Ma a parte la fiction, i muscoli e le curve mozzafiato, il ruolo del bagnino è di vitale importanza. Una figura basilare all’interno dei campeggi dotati di piscine. «Diciamo che è un obbligo di legge», precisa Nicola Soliman, istruttore di arti marinaresche e coordinatore della cooperativa bagnini, «determinata in particolare dalla lunghezza della vasca e non tanto dalla profondità della stessa. Rimane comunque a livello nazionale una grande confusione in questa materia legislativa». Ma a chi compete il compito di controllare se ad ogni piscina corrisponde la presenza di un bagnino? «Ai carabinieri, i Nas in particolare. L’estate scorsa durante una visita d’ispezione ad un camping di Peschiera è stata la prima cosa che sono andati a vedere». Come è andata? «Bene perché ormai non c’è più nessuno sul Garda che si sogna di avere all’interno della propria struttura una piscina senza personale di controllo». Tutti possono diventare bagnini? «Certo. Prima però bisogna conseguire il brevetto rilasciato dopo aver superato tutta una serie di prove. Il primo test d’ingresso, dove solitamente avviene una scrematura d’iscritti del 10 per cento, consiste nel sottoporsi ai cento metri a stile libero, a rana, dorso e rana rovesciato (non è contemplata l’immersione, n.d.r. ). Superato questo scoglio iniziano tutta una serie di lezioni teoriche e pratiche. Si va dall’anatomia alla fisiologia, dalle nozioni giuridiche e civili alle pratiche di pronto soccorso. Nel bagaglio di un bagnino anche la conoscenza relativa al trattamento acque, alla misurazione del pH e al funzionamento della sala macchina della piscina. Il costo complessivo del corso si aggira attorno ai 260 euro». Quanto arriva guadagnare un bagnino? «Dipende dalle ore di lavoro. Diciamo che in un mese lavorando sei giorni alla settimana per otto ore al giorno si può arrivare sui 1.300 euro, due milioni e mezzo delle vecchie lire».