lunedì, Luglio 7, 2025
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Accolta l’indicazione del Comitato dei saggi: scelto il direttore artistico. Una lapide a 65 anni dalla morte di D’Annunzio

Vittoriale, arriva Chiesa

Massimo Chiesa, di Roma, è il nuovo direttore artistico del Vittoriale di Gardone Riviera. Lo ha scelto ieri mattina il Consiglio di amministrazione, accogliendo le indicazioni del comitato dei saggi composto da Vittore Branca, Luigi Squarzina e Salvatore Leto che aveva vagliato nove candidature. Si chiudono, quindi, gli scontri legati alla sostituzione (non indolore) di Paolo Bosisio, rimasto in carica tre anni, e andatosene fra screzi e scintille. Chiesa figurava tra gli invitati della prima ora, assieme ai bresciani Renato Borsoni e Antonio Fuso, il milanese Lorenzo Arruga, all’altro romano Marco Parodi. Sembrava potesse spuntarla Borsoni, fondatore negli anni ’60, assieme a Mina Mezzadri, Ermes Scaramelli, Aldo Engheben, Maria Teresa Giudici, Marisa e Gianni Germano, della Compagnia della Loggetta, che ha tenuto leggendari spettacoli al Santa Chiara. Direttore, successivamente, del Ctb e dello Stabile di Toscana. Invece Borsoni è stato battuto in volata. Su quali linee intende muoversi il nuovo direttore artistico? Lo ha spiegato in una lunga relazione. «Da un lato voglio ricercare un teatro di qualità e di impatto commerciale, dall’altra puntare a una rigenerazione del Vittoriale – afferma Chiesa-. La programmazione verrà divisa in due parti compenetrate ma diverse: la rassegna estiva (nel 2003) e il festival (in futuro). La prima avrà come target di riferimento primario un pubblico adulto, di medio livello culturale, di buon livello economico, sensibile alle serate evento. Gli spettacoli saranno al massimo 17, così suddivisi: otto concerti di grande impatto (la selezione degli ospiti avverrà tramite società amiche come la Milano Concerti, D’Alessandro e Galli, Barley e Arts, che indirizzano il 70% degli artisti italiani e stranieri o con l’intervento di promoter locali, che in ogni caso dovranno sempre mantenere alta la qualità), quattro di comici (gente alla Gene Gnocchi, Antonio Albanese, Corrado Guzzanti), due di operette o di musica classica, due balletti, un musical». «Ma in un’ottica a medio-lungo termine prevedo la nascita di un festival di prosa, con un prezzo del biglietto pari a euro zero – prosegue -. Il target primario sarebbe costituito dal pubblico giovane. I testi dovranno essere aggressivi e di forte impatto emotivo, non importa se passati o recentissimi. Penso a Valerio Binasco, Serena Senigallia, Yurri Ferrini, Antonio Latella, Spiro Scimone, Francesco Sframeli, Luca Guadagnino. Accanto a questi nomi sarebbe di grande interesse coinvolgere i protagonisti del giovane cinema italiano (Stefano Accorsi, Claudio Santamaria, Libero De Rienzo, Gigi Lo Cascio, Giovanna Mezzogiorno, Valentina Cervi), richiamati dalla bellezza del testo e da un prodotto realmente artistico più che dall’alto guadagno. Potrebbero essere previsti anche tre appuntamenti di lettura, che in Europa stanno ottenendo ottimi risultati. Esempio: i testi di grandi umoristi come Flaiano, Benni, Guerrini, Campanile letti da Eros Pagni, Paolo Villaggio, ecc.». Chiesa percepirà 23.500 euro di compenso, spese incluse. La Fondazione del Vittoriale si è impegnata a mettergli a disposizione un alloggio. Il direttore artistico si è impegnato a ricercare gli sponsor per la rassegna estiva, trattenendo per sè il 25%. Al termine della riunione del consiglio di amministrazione, ieri a mezzogiorno una delegazione di Pescara, guidata dal vicesindaco Gianfranco D’Ascanio e dall’assessore alla Cultura Licio Di Biase ha inaugurato una lapide commemorativa nella piazzetta Dalmata, in occasione dei 65 anni della morte di Gabriele d’Annunzio. Presenti il sindaco di Gardone Riviera, Alessandro Bazzani, e la presidente della Fondazione, Annamaria Andreoli. Sulla lapide, realizzata dai due Comuni, è impressa la frase «Sempre ei volò, l’accolse infin Gardone per custodirne la gloria e il sonno eterno» con la firma «La città di Pescara che gli diede i natali». Per l’amministrazione comunale di Pescara la lapide è «un segno che la città natale del Vate ha voluto lasciare al Vittoriale, non essendoci alcuna traccia, in questi luoghi, delle origini abruzzesi del poeta». Il sindaco di Gardone Alessandro Bazzani ha lanciato un messaggio di pace. «In quest’ambiente dove aleggia lo spirito di D’Annunzio – ha dichiarato – sento presente lo spirito interventista del Vate, ma anche e soprattutto il suo desiderio di silenzio, tranquillità e raccoglimento. L’augurio migliore che possiamo farci è quello di un sentimento di pace, che mi auguro venga ascoltato da tutti noi e portato nei luoghi in cui viviamo».

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