domenica, Dicembre 10, 2023
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A rischio le corse Navigarda

La Finanziaria sta per abbat­ter­si sul­la pub­bli­ca del . A lan­cia­re per pri­mo il gri­do d’al­larme è il seg­re­tario regionale del­la Fed­er­azione ital­iana trasporti Cisl del­la Lom­bar­dia, Dario Balot­ta. Il rap­p­re­sen­tante di cat­e­go­ria si affi­da a un comu­ni­ca­to stam­pa per illus­trare la pos­si­bile perdi­ta di posti di lavoro, con la con­seguente riduzione del numero di fre­quen­ze e corse di traghet­ti. Si trat­ta di un dis­cor­so com­p­lessi­vo che coin­volge la nav­igazione pub­bli­ca sui laghi di Gar­da, Como e Mag­giore taglian­do, di fat­to, il 30 per cen­to dei fon­di rispet­to ai cir­ca 27 mil­ioni des­ti­nati annual­mente dal­lo Sta­to per atti­vare la nav­igazione a ges­tione governativa.«In totale, su 620 addet­ti al fun­zion­a­men­to del­la nav­igazione pub­bli­ca, sono a ris­chio i posti di 130 sta­gion­ali», sostiene Balot­ta. «A dir il vero non sono a conoscen­za di questi paven­tati tagli», ammette da Roma il sen­a­tore e sin­da­co di Peschiera, , «sin­ce­ra­mente, però, è anche inutile par­larne vis­to che la Finanziaria deve anco­ra pas­sare dal­la Cam­era e poi tornare al Senato».«I tagli sono ripor­tati nel­la boz­za del­la Finanziaria», rib­at­te da il diret­tore del­la , Mar­cel­lo Cop­po­la. «È chiaro che se ques­ta deci­sione venisse con­fer­ma­ta in sede par­la­mentare, sare­mo costret­ti a pren­dere le adeguate con­tro­misure. Intan­to abbi­amo già effet­tua­to un incon­tro con le rap­p­re­sen­tanze sin­da­cali, alla pre­sen­za del com­mis­sario stra­or­di­nario . E le indi­cazioni del­la direzione cen­trale sono quelle di andare avan­ti con i nos­tri pro­gram­mi di eser­cizio ordi­nario per il prossi­mo anno».Intanto Nav­i­gar­da val­u­ta anche il da far­si in caso di tagli effet­tivi. «Un’idea già ce l’ab­bi­amo ma non mi sem­bra cor­ret­to antic­i­par­la sul­la stam­pa», con­clude cortese ma deciso Mar­cel­lo Cop­po­la. Il diret­tore d’e­ser­cizio del­la Nav­i­gar­da mart­edì scor­so è sta­to ascolta­to in Sen­a­to dal­la tredices­i­ma com­mis­sione per­ma­nente del Ter­ri­to­rio, ambi­ente, beni ambi­en­tali, in mer­i­to all’e­mer­gen­za idri­ca del lago di Gar­da. In tale sede Cop­po­la, dopo aver sot­to­lin­eato come la flot­ta del­la Nav­i­gar­da nel­l’an­no in cor­so abbia trasporta­to oltre due mil­ioni di passeg­geri, ha soll­e­va­to i prob­le­mi iner­en­ti all’erogazione dei servizi di nav­igazione in pre­sen­za dei peri­o­di di magra, con i liv­el­li del Benà­co vici­ni allo zero idrometrico.«Poiché gli esper­ti sosten­gono che tali situ­azioni d’e­mer­gen­za potreb­bero ripeter­si con fre­quen­za in futuro, occorre prospettare un pro­gram­ma di manuten­zione stra­or­di­nar­ia dei dra­gag­gi e degli scali mag­gior­mente strate­gi­ci, come quel­li di Peschiera, Castel­n­uo­vo e Desen­zano», ha dichiara­to Cop­po­la alla com­mis­sione pre­siedu­ta dal par­la­mentare di Forza Italia Emid­dio Novi. «Inoltre occor­rerebbe inter­venire anche per assi­cu­rare la pulizia e il dis­in­quina­men­to delle passerelle d’ac­ces­so al lago. Le stesse ban­chine avreb­bero la neces­sità di essere ram­mod­er­nate, dato che si sono reg­is­trati alcu­ni cedimenti».Nel cor­so del­l’audizione, il sen­a­tore leghista Chin­car­i­ni si è mostra­to criti­co nei con­fron­ti del­la Nav­i­gar­da, non man­can­do di ricor­dare come «la con­ces­sione per gli ormeg­gi e l’u­ti­liz­zo dei moli siano per l’ente gov­er­na­ti­vo a cos­to zero». «È assur­do che lo Sta­to gestis­ca un servizio come quel­lo del­la nav­igazione pub­bli­ca pre­tenden­do per giun­ta che il dra­gag­gio dei por­ti sia a cari­co delle Regioni. In prat­i­ca si dà l’esclu­siv­ità del servizio di nav­igazione allo Sta­to, ma sono poi le Regioni ad attuare gli inter­ven­ti nec­es­sari per garan­tire la fun­zion­al­ità dei dra­gag­gi sen­za inve­stire risorse statali». «Dob­bi­amo arrivare alla creazione di un servizio di nav­igazione pub­bli­ca regionale», ha con­clu­so Chin­car­i­ni, «cosi come è emer­so anche in alcu­ni incon­tri già svolti con i sin­daci delle riv­iera garde­sana. D’al­tronde è l’u­ni­co modo per miglio­rare il servizio di trasporto pub­bli­co razion­al­iz­zan­do, per giun­ta, le spese».

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