sabato, Gennaio 25, 2025
HomeManifestazioniAvvenimentiA Riva l'opera, ad Arco il progetto
Sul palazzetto dello sport l'ombra di una strana ingerenza

A Riva l’opera, ad Arco il progetto

Si tinge di giallo l’accordo tra le municipalità rivana ed arcense sull’attesa realizzazione del palazzetto dello sport della Busa. Se all’ombra del castello, dimenticate le secolari visioni campaniliste, sono d’accordo di collocare la futura struttura in terra benacense, al posto del tendone dell’area ex Rigotti, puntano invece i piedi sulla nomina del progettista. Secondo i ben informati, in comune ad Arco pretenderebbero di scegliere il professionista che dovrà elaborare il mega impianto sportivo.Non è dato di sapere il motivo dell’insolito diktat. L’ipotesi più gettonata da molte persone è che l’incomprensibile presa di posizione dell’amministrazione comunale della città dell’olivo possa rappresentare il «classico asso nella manica». «Se la nostra congettura sarà confermata dai fatti, l’inaspettato condizionamento, che ha tutta l’aria di essere un’imposizione, porterà sicuramente dei vantaggi per la rapida costruzione del palazzetto dello sport – è il commento di questi abitanti della Busa – Vuoi vedere che il progettista «in pectore» dispone di sconosciuti canali privilegiati con la Provincia in grado di accelerare gli indispensabili finanziamenti multimiliardari? Il futuro ci dirà se abbiamo azzeccato o se, invece, abbiamo fantasticato. Congetture a parte, un rapido chiarimento s’impone immediatamente per conoscere come stanno realmente le cose. Occorre che le giunte comunali rivana ed arcense rendano immediatamente pubblici i contorni dell’intera vicenda». Se la questione sta in questi termini, i sindaci Cesare Malossini e Renato Veronesi hanno una brutta «gatta da pelare». Per Arco non si tratta dell’unica grana sulla designazione del progettista per un’opera pubblica. L’altro caso, che ancora «scotta», riguarda il restauro, ora bloccato, dello storico palazzo Marchetti.Un protocollo d’intesa della scorsa estate, poi annullato, tra l’amministrazione comunale e la proprietà per locazione trentennale dell’edificio prevedeva che quest’ultima nominasse il professionista incaricato dell’ammodernamento. La salatissima parcella era però a carico della giunta. L’accordo rimase carta straccia per la fiera opposizione delle minoranze, soprattutto della Casa delle Libertà.

Nessun Tag Trovato
Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video