Spiagge tutte pulite e sole per inaugurare, pur in ritardo, date le abbondantissime piogge recenti, la stagione balneare 2008, ufficialmente iniziata il primo maggio. Un Garda limpido, tutto idoneo sulla sponda venEta per la balneazione, insolitamente gonfio di acqua, ha dato ieri il benvenuto allo staff dell’Agenzia regionale di promozione e prevenzione ambientale del Veneto (Arpav), uscito dal Porto Vecchio di Lazise sul motoscafo «San Nicolò» per sondare il punto 283 di fronte alla «Spiaggia d’oro».E’ intervenuto pure l’assessore regionale alle politiche ambientali, Giancarlo Conta, che ha ricordato come sia allo studio della Regione «un progetto di legge che, rispecchiando le linee generali della normativa in vigore per la difesa dei litorali marini, sarà finalizzato alla difesa delle sponde e dei siti dei laghi veneti, quindi anche del Garda». I dettagli saranno illustrati in un convegno programmato a settembre a Torri.Intanto ieri, per rilevare i parametri sulla balneazione (in base al Dpr 470/82), c’erano, con Giorgio Franzini responsabile dell’ufficio Lago di Garda dell’Arpav, Giancarlo Cunego direttore del dipartimento provinciale di Verona e Ottorino Piazzi responsabile dei sistemi ambientali, anche il direttore generale, Andrea Drago.Balzava all’occhio la gran quantità d’acqua. Mentre l’anno scorso il Garda era penalizzato da livelli minimi, quest’anno, dall’inizio del mese, essi sono rimasti costanti, nettamente superiori alla media. Fino a toccare i 142 centimetri sopra lo zero idrometrico. «Anche se elevati», assicura il biologo Franzini, «i livelli non creano problemi sotto il profilo dello stato generale di salute del bacino». «La qualità delle acque può invece peggiorare poiché gli impianti di raccolta dei reflui, prossimi alle rive, rischiano di guastarsi più facilmente quando i carichi idraulici sono forti e le sollecitazioni delle onde possono provocare crepe nelle condotte, rotture nei pozzetti di raccordo, guasti alle pompe di sollevamento».Infatti spiega: «Probabilmente proprio le ultime abbondanti piogge hanno messo sotto stress gli impianti e causato il superamento dei parametri di coliformi fecali, rilevato dalle prime tre analisi routinarie (programmate ogni 15 giorni ndr) di aprile e maggio in alcuni punti tra Lazise e Bardolino», dice. «Il problema è stato risolto e ora tutte le spiagge sono aperte».Ieri sulla superficie dell’acqua non apparivano oli minerali, né tensioattivi, né fenoli. «Perfetto» anche il valore di acidità per metro: 8.53. L’ossigeno disciolto, indice dell’attività del fitoplancton (presenza di alghe tra cui ve ne potrebbero essere di tossiche), era a una saturazione del 134 per cento (il valor minimo è 70 e il massimo 170). Buona la trasparenza, infatti il disco di Secchi si vedeva fino al fondale, 3 metri, il giorno precedente in un punto più profondo fino a 6. «Valore soddisfacente», assicura il biologo. «Se la presenza di fitoplancton fosse elevata la trasparenza sarebbe più bassa».Infine è stata riempita d’acqua una bottiglia sterile per valutare gli indicatori microbiologici da cui si deduce una possibile contaminazione fecale: coliformi totali e fecali, streptococchi fecali. I dati si ricaveranno in laboratorio e si conosceranno tra un paio di giorni. Tutti soddisfatti. Conta in primis: «Lo stato di salute del Garda è ottimo. Oggi tutti i 65 punti di prelievo sono idonei».«La situazione dell’acqua è buona sotto ogni profilo. Speriamo di avere un’ estate eccellente anche sotto l’aspetto meteorologico per poter accogliere al massimo i tanti turisti, a cui garantiamo la tranquillità della balneabilità delle nostre acque. I controlli dell’Arpav sono precisi e frequenti», assicura. «Qualsiasi problema verrebbe rilevato».
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La stagione turistica è partita con il piede giusto sotto il profilo dell’inquinamento: lo dicono le analisi «in diretta» dell’Arpav.
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