sabato, Luglio 27, 2024
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Quei bambini aspettano aiuto. Iniziativa della parrocchia del Duomo

Adozioni a distanza

La parrocchia del Duomo di Desenzano, il cui parroco è Gianni Pasetto, coadiuvato dai parrocchiani, ha pensato in questo periodo di quaresima di dare un segno forte e concreto, aderendo alla proposta e sostenere il progetto della «Creche S. Ursula», avviato dalle suore Orsoline in Brasile: quello di adottare a distanza un bambino. «È una importante gara di generosità che tutti possiamo vincere. Chi ha bisogno di essere adottato? Chi non ha i genitori, chi è abbandonato, chi manca del necessario per vivere, nutrirsi, curarsi, andare a scuola», dicono gli organizzatori. Sottolinea don Pasetto: «I bambini sono le prime vittime di malattie, guerre, carestie, calamità, povertà ed emarginazione….». In alcuni Paesi del sud del mondo la mortalità infantile supera il 20% dei nati vivi (in Italia è lo 0,5%). Secondo l’Unicef, negli ultimi dieci anni 2 milioni sono i bambini uccisi, quasi 5 milioni quelli disabili, 12 milioni quelli rifugiati e sfollati, 1 milione gli orfani e i bambini strappati ai loro genitori, 10 milioni hanno traumi psicologici, spesso dovuti alle guerre e solo nel 2000 sono morti più di 10 milioni di bambini con meno di cinque anni. Soli o con i genitori, la maggior parte dei bambini che muoiono durante le guerre non è stata colpita da bombe o proiettili, ma ha dovuto soccombere per la fame e le malattie: 330.000 bambini in Angola e altri 490.000 in Monzambico, nel periodo compreso tra il 1980 e il 1988. I dieci anni di occupazione sovietica in Afghanistan hanno lasciato in eredità più di 6 milioni di profughi. I successivi conflitti hanno consegnato alle popolazioni afgane 10 milioni di mine, che uccidono i bambini al ritmo di 25 ogni giorno. «Attenzione – ribadisce don Pasetto – la povertà sta aumentando anche nei paesi ricchi, in Italia un bambino su sei è povero (nel sud il 25% dei bambini sino a 13 anni). I figli degli immigrati hanno una mortalità infantile tre volte superiore ai figli di italiani». Per qualsiasi informazione è possibile contattare suor Caterina al Mericianum di Desenzano tel. 030 9120356.

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