venerdì, Ottobre 4, 2024
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Illustrati ieri mattina a Salò dai vertici dell’azienda sanitaria e del distretto 11 risultati e programmi di un anno di lavoro. Tumore della mammella: i controlli hanno salvato otto donne

Asl, prevenzione al femminile

Battaglia a tutto campo contro i tumori: per migliaia di donne di tutto il Garda bresciano va avanti la campagna di prevenzione che, avviata nei mesi scorsi, ha già consentito di salvare vite umane e che non si fermerà presto. È anzi appena cominciata la seconda fase dello screening contro i tumori della mammella, mentre già si lavora all’organizzazione di una seconda campagna di prevenzione dei tumori del collo dell’utero. In totale, entro i prossimi due anni, l’operazione avrà coinvolto più di venticinquemila signore fra i 50 e i 69 anni di età. Sul come procedano le cose si sono espressi ieri, in una conferenza stampa, il direttore generale dell’Asl di Brescia Carmelo Scarcella, con il distretto del distretto di Salò Angelo Benedetti e il presidente dell’assemblea dei sindaci del distretto, il sirmionese Mauizio Ferrari. Tante luci, poche ombre. Dallo scorso 30 gennaio ben 2577 donne gardesane sono state invitate agli esami per lo screening mammografico: in questo modo, per otto persone si è riusciti ad arrivare una diagnosi precocce del carcinoma, salvando in pratica queste otto vite. «Senza lo screening ­ spiega il dottor Scarcella ­ forse le signore avrebbero scoperto troppo tardi di avere la malattia, e ne avrebbero avuto ben altre conseguenze. Solo la metà delle donne invitate, però, si è recata alle visite. Ma la Asl non s’arrende: le assenti saranno tutte chiamate una seconda volta, ovviamente senza obblighi ma con tutto l’interesse a collaborare. «In verità ­ spiega il dottor Benedetti ­ è possibile che molte non siano venute perché si erano già sottoposte privatamente a questi accertamenti. In ogni caso le stiamo nuovamente invitando: le lettere sono già partite il 1° di marzo, cominciando dalle signore residenti a Tignale, Pozzolengo, Valvestino e Magasa». In totale, in due anni, lo screening mammografico coinvolgerà 13827 donne residenti nell’area del Garda. Cifre simili, migliaia di persone dunque, sono da riferire anche a una nuova iniziativa della Asl; lo screening del collo dell’utero, che in passato non si era mai svolta in modo così sistematico su questo territorio. L¹operazione sta già cominciando nella zona dell¹hinterland di Brescia, e arriverà sul Garda entro al fine dell¹anno. Anche in questo caso per oltre 10 mila persone. «Si svolgeranno dei pap test nelle strutture Asl;,e non in quelle ospedaliere ­ spiega Scarcella -. Del resto, l’Asl ha già competenze e personale per esami di questo tipo: nel solo 2002 abbiamo svolto qualcosa come 2839 pap test. La novità è che ciò che stiamo preparando è una campagna di prevenzione omogenea che coinvolge tutto il territorio». Sono cifre che, del resto, spiegano solo in parte l’impegno a tutto campo dell’Asl sul territorio gardesano, che ha moltiplicato i propri sforzi quest’anno. Con i nuovi servizi di consulting per i malati oncologici terminali e di fornitura di presidi sanitari per pazienti diabetici e incontinenti, sono da segnalare. L’aumento delle prestazioni domiciliari continuative (cresciute del 26 per cento) per anziani non autosufficienti, la crescita delle attività del consultorio familiare, il ruolo dei Sert, che hanno in cura sul lago 94 tossicodipendenti, i controlli sulle acque di 52 spiagge, più un infinità di dati che testimonia quanto l’Asl sia un’istituzione che non ha più bisogno di chiedere la fiducia.

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