venerdì, Aprile 19, 2024
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Il popolare conduttore televisivo avrebbe dovuto alternarsi con lo chef Gianfranco Vissani al volante dell’autovettura numero 365 «bocciata» da un giudice

Alfa Romeo ’non idonea’. Giletti escluso a sorpresa

Era contentissimo di partecipare. Massimo Giletti, conduttore Rai nel cuore di tanti telespettatori, partecipando alla Mille Miglia avrebbe voluto entrato ancor di più, se possibile, in sintonia con suo padre, terzo classificato nella Freccia Rossa del 1952. Un imprevisto, però, lo ha messo fuori gioco ancor prima di salire sulla mitica pedana di viale Venezia. Un giudice della Fiva ha ritenuto la sua Alfa Romeo 8C 1900, appena uscita dal Museo della Casa, «non indonea» a partecipare alla Mille Miglia. Da qui la clamorosa esclusione. Comprensibile l’amarezza del conduttore televisivo e della stessa Alfa Romeo, partner dell’organizzazione della corsa.«Partecipo a questa Mille Miglia per mio padre, per ricordarlo e per sentirmi molto vicino alla sua figura – aveva dichiarato Giletti in piazza Loggia, dove aveva fatto capolino a metà mattinata -: mio padre era un grande appassionato di motori, ma anche un pilota di grande valore. Nel 1952 prese parte alla Mille Miglia storica e arrivò terzo con la Maserati nella corsa che fu vinta da Marzotto. Il vincitore aveva una macchina molto più potente, mio padre compì un’impresa straordinaria che mi ha reso molto fiero di lui».Ora la corsa è cambiata: il più veloce ha lasciato il posto al più regolare, lo sterrato è stato sostituito dall’asfalto, e i piloti del mito sono stati sostituiti da gentleman driver che hanno fatto della Mille Miglia una passerella internazionale. Una manifestazione in grado di attirare vip e non solo.Al fianco di Giletti ci sarebbe dovuto essere lo chef Gianfranco Vissani, volto molto noto agli italiani, che aveva annunciato l’intenzione di evitare pericolose soste ai ristoranti.«Gianfranco è un amico – aveva detto Giletti -. L’altra sera, sulla strada per Brescia, abbiamo esplorato una bella fetta di Italia alla ricerca di un buon ristorante, scoprendo posti che mai avremmo visto se non ci fossimo praticamente persi».Vissani e Giletti avevano annunciato l’intenzione di alternarsi al volante dell’Alfa Romeo 1900 C numero 365. «Nessuno di noi è un grande pilota, siamo solo amanti delle auto – aveva ammesso Giletti -: per questo faremo a turno: all’inizio toccherà a lui, poi mi metterò io al volante e sarà difficile farmi cambiare postazione».Il forfait forzato dell’equipaggio Giletti-Vissani non è stata l’unica defezione dell’ultima ora della Mille Miglia 2008 rispetto all’ordine di partenza annunciato dagli organizzatori: mercoledì avevano lasciato Brescia «mister Tod’s» Diego Della Valle e l’attore Renato Pozzetto, che avrebbero dovuto correre insieme; una diatriba con la Mercedes è stata invece la causa della rinuncia dell’ex pilota della Ferrari in F.1 Jean Alesi. Semaforo rosso anche per Alberto Bombassei, ex vice-presidente di Confindustria, che ha lasciato la macchina al cognato. In questa epidemia di Vip, il «ripescaggio» in extremis di Giuliano Canè consente alla Mille Miglia di salvare almeno la sfida fra i più grandi regolaristi in circolazionemai. Ieri sera le prove speciali di Brescia e di Desenzano sono state troppo brevi per fornire già indicazioni di classifica, ma già questa mattina nelle prove emiliane si capirà chi potrà puntare alla vittoria assoluta fra Canè, Viaro, Ferrari e Sielecki.

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